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Fabrizio Ferraguti: dalla piscina alla pallavolo con Npsg Trading Logistic

Fabrizio Ferraguti, ex nuotatore professionista, racconta il suo passaggio alla pallavolo e i successi con Npsg Trading Logistic.

Lo schiacciatore Fabrizio. Ferraguti

Lo schiacciatore Fabrizio. Ferraguti

La storia di Fabrizio Ferraguti, schiacciatore emiliano classe ’95 al primo anno alla Npsg Trading Logistic, è la dimostrazione del fatto che quando si è mossi dalla passione e dall’impegno nessun obiettivo è irraggiungibile.

Nuotatore professionista fino a 21 anni, ha deciso di cambiare vita e di buttarsi nel mondo della pallavolo, dove in pochissimo tempo ha raggiunto traguardi invidiabili.

Ci racconta come tutto è cominciato? "Nuotavo a livello agonistico, ho vinto anche qualche medaglia e sono arrivato 15° ai campionati assoluti Italiani. Ho sempre militato in società emiliane, visto che sono di Parma, per poi passare al team di Riccione dove ho fatto un bel salto di qualità. Gareggiavo nei 50, 100 e 200 metri stile libero e dorso. Il nuoto è, però, uno sport molto selettivo e impegnativo. Ad un certo punto visto che, nonostante gli sforzi, non arrivavano risultati di un certo livello ho deciso di smettere".

Da questa delusione è nato il suo amore per la pallavolo? "In realtà la pallavolo mi appassionava già e d’estate con i miei amici mi divertivo a giocare a beach-volley. Ho iniziato dalla serie C e, anche se fisicamente ero portato, tecnicamente ero ancora molto acerbo. Ho iniziato tardissimo, ma in poco tempo sono arrivato a buoni livelli e ora spero di confermarmi e di dimostrare alla società biancazzurra di aver fatto bene a puntare anche su di me".

Cosa l’ha portato in Riva al Golfo? "Principalmente la vicinanza a casa mia. Poi Beppe Tartaglia mi ha convinto sul progetto che contempla un buon campionato e perché no anche il salto di categoria, magari passando attraverso i play-off".

Quanto le è costato scendere in serie B? "Ho sempre giocato nelle squadre della mia città, dalla serie C all’A3. Poi l’anno scorso sono passato al Grottazzolina, una squadra di Fermo dove ho vinto il campionato di A2. Ora ho messo gli studi davanti a tutto. Sto preparando la tesi ed entro marzo conto di conseguire la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale. Per questo mi ha fatto molto comodo riavvicinarmi".

Come si è ambientato? "Molto bene. Siamo partiti alla grande, poi purtroppo le tante assenze hanno cominciato a pesare. Nell’ultima sfida contro il Sassuolo abbiamo dovuto giocare senza tre titolari. Sono sicuro che se avessimo avuto l’organico al completo la gara sarebbe andata diversamente".

A livello personale cosa si aspetta da quest’anno? "La mia prima priorità ora è finire l’università perché negli ultimi tempi l’avevo messa un po’ da parte. Dal punto di vista sportivo mi auguro di fare il miglior campionato possibile".