
Si svolgerà regolarmente alla Spezia e avrà inizio il 29 settembre prossimo, con la deposizione dell’ex capo della squadra mobile Girolamo Ascione ora in servizio a Firenze, il processo per il favoreggiamento all’immigrazione clandestina dei calciatori nigeriani che, secondo la procura spezzina, dal 2013 a al 2017 avrebbe permesso di far arrivare allo Spezia tredici giovani dall’accademia di Abuja. Sarebbero entrati in Italia per partecipare ad eventi sportivi, come il torneo di Viareggio, ma poi venivano fatti passare come minori non accompagnati per ottenere il permesso di soggiorno.
Il collegio presieduto da Diana Brusacà con giudici a latere Giulia Marozzi e Stefania Letizia, ha respinto infatti l’eccezione di incompetenza territoriale del tribunale spezzino, sollevata dall’avvocato Davide Giudici del foro di Como che difende Renzo Gobbo, l’allenatore dell’accademia di Abuja. Secondo il legale, il processo doveva svolgersi o a Genova o a Massa. Ma lo stesso procuratore capo Antonio Patrono non aveva ritenuto fondata l’eccezione.
Così, finalmente, il processo potrà iniziare dopo tre anni dalla chiusura delle indagini, causa covid ed intoppi vari. La prima udienza davanti al collegio doveva essere lo scorso 9 dicembre, ma era stata subito rinviata perché mancava la notifica di un atto giudiziario a uno degli imputati. Sciolta la riserva, è stata stabilita la lista dei testimoni e fissate le date delle udienze. Per recuperare tempo, saranno due al mese. A giudizio sono in quattro: l’ex amministratore delegato dello Spezia Luigi Micheli che oggi è direttore generale al Brescia, Claudio Vinazzani responsabile del settore giovanile dal 2013 al 2018, l’allenatore dell’accademia nigeriana di Abuja Renzo Gobbo e il tutore italiano dei calciatori minorenni Roberto Sannino di Lavagna.
Nella lista dei testimoni ci sono personalità illustri dello Spezia Calcio: in primis l’ex patron Gabriele Volpi e il suo braccio destro Gianpiero Fiorani, gli ex presidenti Stefano Chisoli e Giovanni Grazzini, l’ex direttore generale Umberto Marino che ora riveste lo stesso ruolo all’Atalanta, il
dirigente croato Damir Miskovic
ora presidente del Rijeka, Maurizio Felugo attuale presidente della Pro Recco e all’epoca referente della Stitching Social Sport, la fondazione con sede in Olanda che seguiva le attività sportive del patron Volpi. C’è anche l’ex calciatore aquilotto David Okereke, ora al Venezia, che è uno dei giovani che lo Spezia ha portato in Italia dalla Nigeria. La sentenza non arriverà a breve, di sicuro non prima dell’udienza al Tas di Losanna del 19 e 20 maggio nella quale lo Spezia spera di veder ridotto il blocco sul mercato per quattro sessioni (una già scontata).
Massimo Benedetti