MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Esce dal coma dopo l’incidente e torna a casa

Irene, postina di 45 anni, era stata vittima di uno schianto in moto a Pian di Barca e trasportata in fin di vita con l’elicottero a Genova

Irene con il marito Aldo Quatrini

La Spezia, 21 settembre 2021 - Stava rientrando dal mare sulla moto guidata dal marito, lo scorso 22 luglio, quando all’altezza di Pian di Barca la sua vita ha rischiato di concludersi tragicamente. In quel momento, sull’Aurelia, la coppia in sella alla Z100 Kawasaki si è trovata davanti un’auto che ha tagliato la strada per immettersi in una via secondaria. L’impatto è stato inevitabile e ad avere la peggio è stata la donna. Il marito Aldo ha riportato delle fratture multiple ed è stato portato nella shock room del Sant’Andrea.

Irene, postina di 45 anni, invece ha battuto la testa ed è andata in coma. E’ stata trasportata con l’elicottero Drago dei vigili del fuoco all’ospedale San Martino di Genova in gravissime condizioni, al punto che il personale del 118 che l’ha soccorsa, non pensava neppure che arrivasse in vita. Invece è accaduto il miracolo. Dopo un mese e mezzo nel reparto di rianimazione del San Martino, Irene è uscita dal coma. E nei giorni scorsi, dopo aver trascorso altre due settimane nell’ospedale genovese, è tornata a casa. Ora si trova al Don Gnocchi, un centro di eccellenza, dove potrà essere seguita nella riabilitazione. Una bellissima notizia per il marito Aldo e i due figli, Salvatore di 23 anni e Nicholas di 19, che hanno potuto riabbracciarla.

Aldo Quatrini, assistente capo della polizia penitenziaria in servizio alla Spezia, è visibilmente commosso. "Voglio ringraziare il reparto di rianimazione del San Martino di Genova – dice – sono stati davvero eccezionali. Ho visto infermieri che accarezzavano i pazienti con grande umanità, la comunicazione è stata eccellente e puntuale, tutti i giorni all’una i medici mi aggiornavano sulla situazione clinica di mia moglie. E mi hanno detto che al Don Gnocchi l’avrebbero riportata in condizioni ottimali, poiché a loro giudizio lo individuano come uno dei migliori centri del nord Italia. Non ho potuto fare altro che accettare il loro consiglio, anche perché sconoscevo questa struttura ed ero disposto a farla trasferire ovunque, anche a pagamento purché mia moglie ritornasse a sorridere come prima ed a riprendere la sua attività. Sta cominciando a riprendere conoscenza, risponde agli stimoli. Sarà un lungo e duro lavoro di ripresa dovuto ai traumi e alle lesioni, ma ora vedo la luce in fondo al tunnel".

Cosa ricorda di quell’incidente? "MI sono trovato un muro davanti a dieci metri di distanza, non stavo andando forte ma non ho potuto evitare l’auto. Poi ricordo solo mia moglie che non dava segni di vita e un elicottero che girava intorno a noi. Mi sono risvegliato in ospedale il giorno dopo". Come hanno vissuto questo drammatico momento i suoi figli? "Hanno trascorso un periodo drammatico per lo stato in cui hanno visto la loro madre, in coma profondo, adesso che è tornata a casa sono sereni". Cosa le hanno detto i medici? "Quelli del San Martino hanno dato appuntamento a me e ad Irene, una volta uscita dal Don Gnocchi, per fare una foto con tutta l’equipe della rianimazione". L’augurio è che quel momento arrivi presto.