E’ un quadro tutt’altro che confortante quello dell’andamento dei premi delle polizze Rc auto alla Spezia. Le statistiche nazionali, come diciamo a parte, collocano infatti la provincia ai vertici nazionali e regionali, con robusti incrementi dei premi assicurativi. Una tendenza confermata anche dagli addetti ai lavori, come Nicola Bertolini, noto assicuratore spezzino nonché segretario della sezione provinciale di Sna, il Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione.
"Gli aumenti sono cospicui, non c’è dubbio – conferma Bertolini – diciamo che rispetto all’anno scorso il costo delle polizze è cresciuto dell’ordine del 10-15 per cento". Ma quali possono essere lLe motivazioni? "E’ presto detto – chiarisce Bertolini –: le compagnie devono incassare, recuperando margini significativi di profitto che diversamente non sono più realizzabili a causa, in gran parte, dell’attuale sistema. Il problema nasce dal meccanismo bonus malus, studiato vent’anni fa per premiare chi causa meno incidenti, partendo, mettiamo, da una classe di rischio 14, una situazione in cui, dopo gli incentivi introdotti con la legge Bersani, ora però non c’è più nessuno, o quasi. Se prima in famiglia si acquistava un’auto nuova si partiva, appunto, dalla classe di maggior rischio, dove ora invece si trovano in pochissimi, che beneficiano per questo di importanti sconti. La tendenza, con il passare degli anni, ha comportato per le compagnie la drastica riduzione degli incassi – conclude il segretario del sindacato degli assicuratori –, situazione cui ora si pone rimedio, per così dire, con aumenti frontali generalizzati. Ecco spiegato il forte incremento dei premi".
Ma a Spezia gli aumenti sono maggiori che altrove, per esempio rispetto alle altre province, Genova esclusa... C’entra dunque il comportamento degli spezzini al volante? "In parte sì – ammette Bertolini –, anche se la determinazione delle polizze avviene con criteri strettamente numerici, legati alle statistiche riferite ai veicoli circolanti in una data provincia e al numero dei sinistri. E’ incrociando questi dati, grosso modo, che Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, determina il livello dei premi. Sul numero dei sinistri incide ovviamente anche il comportamento degli automobilisti, e le cause possono essere molteplici, dalle condizioni delle strade costellate di buche al numero delle rotatorie, solo per fare qualche esempio". E aggiunge: "Quel che è certo è che con l’attuale meccanismo, le penalizzazioni, per chi ha la sfortuna di causare un sinistro, sono pesantissime. Un disgraziato che dovesse incorrere in due incidenti, con l’attuale meccanismo rischierebbe di ritrovarsi con un premio triplicato. Situazioni in cui a volte, di fronte ai livelli di crescita dei premi, arriviamo a consigliare di fare il passaggio di proprietà dell’auto a favore di un familiare, con costi, a conti fatti, largamente inferiori. Una prassi che la legge consente. Ma è evidente che nel sistema c’è da rivedere qualcosa".
Franco Antola