REDAZIONE LA SPEZIA

Duttili e imbattuti, gli Aquilotti fanno paura

Invariato il distacco dal Pisa. La sfida contro la Reggiana sarà lo spartiacque e l’ultimo match con lo stadio a capienza completa

L’allenatore dello Spezia, Luca D’Angelo, può contare quest’anno su un quintetto d’attacco con caratteristiche diverse e complementari

L’allenatore dello Spezia, Luca D’Angelo, può contare quest’anno su un quintetto d’attacco con caratteristiche diverse e complementari

Unica squadra imbattuta del campionato, terzo miglior attacco, un gol subito in media a partita e quindi sesta miglior difesa ma con la migliore differenza reti (+4) di tutte le 20 partecipanti alla Serie B. Questo Spezia, che nelle sue 7 partite disputate, ne conta la maggioranza in trasferta, comincia a far paura. Insomma, con ancora due match da giocare della settima di andata – stasera vanno in scena Sudtirol-Palermo e Brescia-Cremonese – e una seconda posizione comunque intoccabile, resta invariato dopo le gare di ieri, anche il distacco degli aquilotti dal primato (-3).

Il Pisa ieri cade (era l’altra priva di sconfitte) e senza quei 2 punti arrivati a tavolino, sarebbe a una sola lunghezza di vantaggio. Intimorisce lo Spezia perché quando si pareggeranno i conti (casa-trasferta) prima della sosta, la situazione potrebbe essere ancora migliorata per i bianchi. Spezia-Reggiana di sabato rappresenta uno spartiacque, visto che si supereranno così anche il 20 per cento delle giornate stagionali. Sarà pure l’ultimo match con lo stadio Alberto Picco a capienza completa, perché per le quattro casalinghe successive contro Bari, Modena, Sudtirol e Cittadella, i tifosi di casa saranno trasferiti dalla Curva Ferrovia alla Piscina; il 26 dicembre, per Spezia-Mantova, se si rimarrà nei tempi previsti per i lavori (condizioni meteo permettendo), dovrebbe esordire la nuova Ferrovia coperta. Il turno più recente, che ha visto il gruppo di D’Angelo pareggiare a Reggio Emilia con il Sassuolo ha messo in evidenza, fra i tanti aspetti positivi, pure quello riguardante la duttilità degli elementi e... la fortuna (facendo gli scongiuri). Gli emiliani erano senza gli indisponibili Berardi, Lovato, Russo, Consigli, Caligara, Ghion e Miranda. Kouda e Sarr, invece, gli unici pezzi a cui D’Angelo ha dovuto rinunciare. Diciamo che, quando c’è una rosa che vale e alcune pedine vengono a mancare, si può ovviare facilmente. A meno che, naturalmente, siano troppi i calciatori assenti. Lo Spezia non è peraltro mai caduto nella ‘trappola’ di perdere la linea, ovvero di modificarsi tatticamente per rispondere alle emergenze. Con un centrocampo che regge gli urti, grazie agli esterni e la difesa che sopporta le folate, per merito dei centrocampisti. Scegliere poi gli attaccanti da piazzare partita dopo partita, in base alla contendente e allo stato di forma del singolo, è piacevole impegno per D’Angelo. A disposizione ha un quintetto (Colak, Di Serio, Esposito, Falcinelli, Soleri) che non solo ha diverse caratteristiche, ma se ben miscelato, potrà diventare sempre più ingestibile per gli avversari.

Marco Magi