I risultati delle controanalisi sono attesi per la tarda mattinata di oggi, e solo allora si saprà – meteo permettendo – se residenti e bagnanti potranno concedersi il primo bagno settembrino nelle acque della Venere Azzurra, dove dall’altro ieri vige il divieto di balneazione dopo che le analisi effettuate da Arpal su richiesta del Comune di Lerici avevano fatto emergere valori di Escherichia Coli superiori ai limiti di legge. Un divieto di balneazione, quello disposto nello specchio acqueo della Venere Azzurra, che secondo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente sarebbe strettamente connesso con il maltempo che si è abbattuto sulla Liguria nei giorni scorsi. "I nubifragi che si sono abbattuti hanno trascinato in mare tutte le sostanze accumulate in mesi di siccità. Non spaventa, perciò, il fatto che i campionamenti, stabiliti per legge a inizio stagione balneare, siano venuti tutti non conformi per superamento del limite" si legge in una nota di Arpal. A Lerici, tuttavia, era stata proprio l’amministrazione comunale a chiedere all’Agenzia controlli suppletivi a seguito del maltempo. "Le forti piogge – spiega il sindaco Leonardo Paoletti – hanno dilavato i canali, trasportando tutto nel mare. Una situazione conosciuta all’amministrazione, e proprio per questo motivo al termine dell’ondata di maltempo abbiamo chiesto ad Arpal di verificare la qualità delle acque del nostro litorale: solo il campionamento effettuato nelle acque della Venere Azzurra ha fatto emergere valori fuori norma. Peraltro, nei giorni precedenti la perturbazione, gli esami che l’amministrazione aveva commissionato a uno studio privato avevano dato buon esito e non avevano destato preoccupazioni".
mat.mar.