Gli ultimi interventi sono stati eseguiti al Parentucelli-Arzelà di Sarzana, all’Einaudi e al Mazzini. Il prossimo istituto a finire in manutenzione, entro la fine dell’anno, sarà il Capellini-Sauro, con un cantiere di 18 mesi e oltre 2,3 milioni di euro che garantirà l’adeguamento delle condizioni di sicurezza. Poi toccherà al Fossati, al Casini e di nuovo all’Einaudi. Ultimi interventi di un piano da 13 milioni di euro senza uguali nella storia dell’edilizia scolastica provinciale, iniziato da tre anni e che porterà i vetusti edifici degli istituti di scuola superiore a essere finalmente a norma sotto ogni profilo.
La prima campanella del prossimo 15 settembre è l’occasione per fare il punto su ciò che è stato fatto e ciò che si farà, nell’ambito di un piano ‘Scuole sicure’, che ha dovuto fare i conti anche con la pandemia. Oltre 50 gli interventi che hanno visto o vedranno interessati gli istituti Casini, Cardarelli, Pacinotti, Chiodo-Einaudi, Fossati-Da Passano, Mazzini, Cappellini-Sauro, Parentucelli-Arzelà, e anche il palazzo del Provveditorato agli Studi. "Il piano che ho voluto nel 2019 sta andando avanti in modo serrato. Quello della sicurezza dei ragazzi è un tema importante, noi stiamo andando a colmare questo deficit, trovando le forme per fare i lavori e garantire il prosieguo delle lezioni – afferma il presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini –. Ci sono poi stati interventi minori come quelli per le norme anticovid. È stato uno sforzo importante, siamo andati incontro a tutte le richieste degli istituti, e gli studenti devono percepire che le istituzioni sono vicine a loro: attività prioritarie, magari fruttano poco consenso, ma andavano assolutamente fatte. Affrontiamo un nuovo anno scolastico con maggiore positività, consci che le nostre scuole sono ancora più sicure". Tra gli interventi in rampa di lancio, oltre a quello dell’istituto Capellini-Sauro, anche la messa in sicurezza edilizia ed impiantistica, del Fossati-Da Passano per 800mila euro, mentre sono già stati trovati i finanziamenti (e nei prossimi mesi saranno assegnati gli appalti), per un ulteriore intervento organico al Fossati-Da Passano (2,3 milioni di euro), per l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’edificio di via Lamarmora del Chiodo-Einaudi (1,3 milioni), per la messa in sicurezza edilizia ed impiantistica dell’istituto alberghiero Casini (900mila euro). Programmato anche un intervento di messa in sicurezza dell’edificio che ospita l’Ufficio scolastico provinciale, per 89mila euro. "Con questo piano abbiamo messo in sicurezza le nostre scuole, sotto tutti i punti di vista, intervenendo sulle infrastrutture, gli impianti, i sistemi antincendio e l’adeguamento anti sismico. Lo scorso anno siamo riusciti a consegnare gli spazi nei tempi previsti, lo stesso sta avvenendo in questi giorni". "Questo programma non ha precedenti – ha rilanciato Gianni Benvenuto, dirigente del settore tecnico della Provincia –. Per arrivare a portare avanti un programma così vasto di opere strategiche per le scuole è servito avere anche la capacità di reperire i fondi, in questo caso oltre 13 milioni di euro, e qui i nostri uffici sono stati fondamentali. Ogni anno questa Provincia gira 9 milioni allo stato centrale: si potrebbe fare molto se non dovessimo regolare questi soldi ogni anno". E nel futuro? L’idea che la Provincia possa costruire nuovi edifici scolastici in sostituzione degli ormai vecchi fabbricati attuali, è da prendere in considerazione. "Se ci saranno finanziamento per nuove scuole potremo ragionare – dice Peracchini –. Spezia ha pochi spazi per ipotizzare nuovi plessi scolastici, ma penso sia una necessità, non possiamo pensare di lasciare ragazzi in scuole di settanta anni. Dal Pnrr spero in linee di finanziamento adeguate. La delocalizzazione delle scuole di piazza Verdi è un tema da affrontare".
Matteo Marcello