REDAZIONE LA SPEZIA

Dalle cucine del Casini a quelle dei ristoranti Patto tra l’alberghiero e la Confartigianato

Una ventina gli esercenti che hanno già dato la propria disponibilità a ospitare i tirocinanti. "Un ponte verso il mercato del lavoro"

I migliori accordi si firmano dopo un buon pranzo. È una consolidata tradizione, che ha visto protagonisti, nel passato, illustri personaggi della storia. È successo anche ieri pomeriggio all’alberghiero Casini, dove il protocollo d’intesa tra l’istituto e Confartigianato è stato ratificato dopo un menù di cinque portate preparate dagli allievi del corso di cucina e servite a tavola da quelli del corso di sala. Quasi a sottolineare il profondo legame che unisce ciò che si fa all’interno della scuola con il contenuto dell’accordo, che proietta gli studenti fuori, in percorsi Ptco, ovvero di alternanza scuola-lavoro da vivere in ristoranti, bar e strutture ricettive della nostra provincia.

"Questi tirocini nelle aziende – sottolinea il presidente di Confartigianato Paolo Figoli – oltre a consentire agli studenti di raggiungere il monte ore di Pcto previsto dalla normativa vigente, contribuiranno ad accrescere in modo significativo la loro formazione professionale". Sono già venti i consociati che hanno aderito e che ospiteranno all’interno delle proprie strutture i ragazzi per i tirocini. Non c’è da stupirsi, viste le note difficoltà di reperimento di personale riscontrate nella passata stagione nei settori della ristorazione e della ricettività. Cuoco, cameriere e barista sono mestieri faticosi, dove si lavora tante ore, spesso nei festivi e fino a tarda sera. L’unico modo per farli con soddisfazione è avere passione per il proprio lavoro, amare ciò che si fa, sentirlo proprio. "L’istituto – puntualizza la dirigente Margherita Gesu – alla luce dell’esperienza e della rilevanza di Confartigianato in questo ambito, ha chiesto all’associazione di via Fontevivo di offrire un contributo concreto. Gli alunni avranno la possibilità di ampliare in modo significativo il proprio curriculum individuale inserendo esperienze di ottimo livello, spendibili successivamente nel mercato del lavoro".

E il segnale più bello e significativo arriva proprio da loro, dai ragazzi di sala, elegantissimi nella loro divisa nera, e da quelli di cucina, altrettanto impeccabili nella loro giacca bianca doppiopetto. Le pietanze, preparate sotto la direzione del professor Mario Vangeli, sono di un livello pari a quello di un buon ristorante. E il servizio è attento e sorridente. In Liguria, dove non brilliamo per giovialità, il sorriso si apprezza sempre molto quando lo si incontra e lo si trova. E’ un lavoro dove sono i dettagli a fare la differenza, a segnare il confine tra un’esperienza ordinaria e una speciale. Se gli allievi riusciranno a conservare il loro entusiasmo anche durante i tirocini, sforzandosi di migliorare sempre, non avranno difficoltà a costruirsi un solido futuro. Sulla stessa scrivania dove il presidente Figoli e la dirigente Gesu firmano le carte del protocollo, suggellano l’accordo due vassoi di pasticcini preparati dagli studenti. Per unire idealmente conoscenza teorica e saper fare, formazione e professione. In un settore, quello della ristorazione, che è sempre di più un asse portante della nostra economia.

Vimal Carlo Gabbiani