
Silvio Berlusconi, accompagnato da Francesca Pascale con Giovanni Toti e la moglie, Siria Magri
La Spezia, 1 giugno 2015 - Il grido "Vittoria, Vittoria", accompagnato da applausi e cori che scandivano il nome "Giovanni, Giovanni" sono stati uditi davanti a un hotel del centro di Genova. Lì Giovanni Toti, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, ha "allestito" il quartier generale per attendere l'esito dello scrutinio che lo dà stabilmente avanti al Pd.
"Mi aspettavo di vincere. Perché quando il centrodestra è unito, coeso, con un programma serio vince". Queste le prime parole di Giovanni Toti, candidato del centrodestra in Liguria, sempre più proiettato verso la poltrona di presidente. Quando il Pd, dice preso d'assalto dai giornalisti all'uscita dall'Hotel Bristol a Genova in cui ha atteso i risultati, "è arrogante a livello locale e a livello nazionale, perde. Se uno fa male perde, se uno fa bene vince". Toti dice di aver sentito Silvio Berlusconi e Matteo Salvini: "Sono tutti e due felici". Quanto al rischio di ingovernabilità, Toti non ha timori: "Ci sarà sicuramente e sarà una buona governabilità". Poi ai microfoni di Porta a Porta: "Qui il Pd ha governato male per dieci anni, la gente aveva voglia di cambiare e si capiva chiaramente e il centrodestra era unito. E' una lezione per tutti: per il Pd, che ha presentato un candidato che la gente non voleva, e per il centrodestra, perché quando è capace di smussare i propri angoli e trovare un candidato che sappia fare una sintesi adeguata, vince". Poi Toti ha reso onore a Renzi: "Bisogna dargli atto che il Pd ha cambiato passo rispetto a qualche anno fa nei confronti del presidente Berlusconi", riferendosi a un confronto più civile tra i contendenti, "ma bisogna dire che per Matteo (sic) queste elezioni non sono andate proprio bene...". E sul peso della Lega: "E' andata bene e ne sono contento - ha proseguito Toti - Non è un derby in casa nostra, noi dobbiamo fare gol insieme nella porta del nostro avversario".
Partito democratico che lotta per conquistare ils econdo posto in un testa a testa con la candidata dei 5 Stelle, Alice Salvatore, attorno al 26,5 per cento. E già a sinistra volano gli stracci. Sprezzante Nichi Vendola, leader di Sel: "In Liguria c'erano due destre: quella della Paita e quella di Toti". Sergio Cofferati: "Io non ho favorito nessuno. Quando il Pd, che ha fatto tutto da solo, ha deciso di escludere Sel dalle primarie ha messo in conto che ci sarebbero stati altri candidati a sinistra e il fatto che poi se ne siano aggiunti altri è nell'ordine delle cose. Poi vedremo gli altri dati ma intanti registro che c'è un calo del voto impressionante e che qui in Liguria è ai livelli più bassi".
Ribatte duramente il vicecapogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato: "Cofferati e Pastorino hanno scelto di cercare di far perdere il Pd, e questo è un dato incontrovertibile".
"Rimandiamo le valutazioni su cosa succederà in Liguria alla fine del conteggio dei voti. Il Pd conferma la guida in molte regioni e questo è il dato che conta. Siamo assolutamente soddisfatti", è il commento del vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in conferenza stampa al Nazareno.
"Da questi primi dati c'e' un'esplosione della Lega Nord e un Pd che torna a percentuali ante-europee. Ma aspettiamo qualche dato in più". Così Nino Miceli, capogruppo del Partito democratico alla Regione Liguria.
"Un risultato intorno al 10 per cento per noi sarebbe un buon risultato. Però è ancora tutto da confermare. Preferisco attendere che sia scrutinato un maggior numero di seggi per avere dati più certi". Così Luca Pastorino, ex Pd e sindaco di Bogliasco, candidato presidente della Regione Liguria con Rete a Sinistra, commenta le prime proiezioni per i risultati in Liguria. Per quanto riguarda l'astensione, Pastorino ha osservato che "il dato è alto, soprattutto per una regione come la Liguria, tradizionalmente diversa da questo punto di vista". Pastorino si trova al point elettorale in via Luccoli, nel centro storico di Genova.
Infine parla Alice Salvatore, candidata dei 5 Stelle: "Per il M5S è un momento storico perché è la prima volta che corriamo alle elezioni regionali in Liguria, un risultato storico anche in Italia perché mai si è visto un movimento che partecipa per la prima volta a un'elezione ed arriva sopra al 25%".