Sulla scia della nostra inchiesta pubblicata la settimana scorsa su casi di pazienti costretti a ricorre al privato per farsi curare a causa dei tempi troppo lunghi della sanità pubblica ecco un nuovo caso. A scriverci una donna con una malattia autoimmune. "Dal 2012, dopo la prima diagnosi di una malattia autoimmune rara e importante fatta al San Martino di Genova – spiega la signora – , cominciai ad essere sotto controllo, con cadenza inizialmente annuale, con l’inserimento in un protocollo ospedaliero gratuito e puntuale. Dopo qualche tempo però, per non affrontare ogni volta i viaggi a Genova, con relative spese di viaggio, e utilizzo di intere giornate, decisi di farmi seguire da un Reumatologo della mia provincia di residenza. Per un paio d’anni i controlli furono regolari e gratuiti, in quanto riuscivo a prenotare le visite senza difficoltà, poi però, da circa 7 anni, la situazione è diventata sempre più assurda. Non sono più riuscita a trovare posto prenotando con mesi di anticipo..."
Poi nel 2018 scopre di avere un tumore. "Una patologia oncologica molto rara, affrontabile solo presso pochi specialisti fuori provincia o fuori Italia – aggiunge la donna –. Cosa fare? Beh, lasciata completamente in balia di me stessa, sono ricorsa immediatamente a dei controlli privati, con parcelle esorbitanti. Poi, a dire il vero, gli interventi chirurgici mi vennero tutti fatti presso la struttura Ospedaliera, e le terapie ad alta specializzazione effettuate in Francia, mi furono garantite e pagate dalla Sanità pubblica. Ma gran parte dei controlli che ho dovuto e devo effettuare, oltre a quelli reumatologici, ogni 6 mesi , li sostengo a mie spese privatamente. Ma non solo, il problema è che non mi è stato mai offerto di rientrare in un programma di follow up, definito e fatto seguire, dai medici di riferimento. Non esiste, per questo tipo di patologie oncologiche, nessun sostegno psicologico, nessun piano di controlli! Nessuno mi ricorda che sono trascorsi 6 mesi dall’ultima Tac, o dall’ultima Ecografia, e devo ricordarmi di tenere il conto di tutto! E se fossi una anziana da sola che non sa usare il computer o non può essere completamente autonoma?"