REDAZIONE LA SPEZIA

Covid, 36 classi in quarantena in 5 giorni

L’Asl mette in pista due psicologhe per aiutare studenti e genitori a superare l’ansia da contagio. Ieri 8 nuovi casi nelle scuole

Trentasei studenti contagiati nell’arco degli ultimi cinque giorni nelle scuole della provincia della Spezia, 8 all’esito dei tamponi processati ieri dopo i ’prelievi’ nei vari centri dedicati, compreso quello messo a disposizione dalla Marina Militare.

L’effetto indotto, tenuto conto del numero di classi interessate, è di circa di 850 studenti in quarantena, in quanto contatti di casi conclamati. Numeri imponenti, che vanno a saldarsi a quelli precedenti, prima del 18 ottobre che, allo stato, non sono trapelati in un unico blocco, ma che sono altrettanto pesanti. Le scuole interessate sono tante: i licei Pacinotti e Parentucelli, gli istituti superiori Fossati e Cardarelli, varie scuole medie ed elementari degli Isa 1, 4, 7, 10, 18, 24 e anche l’istituto paritario Pavone. Sono tre le insegnanti positive.

Cresce l’angoscia fra genitori e studenti. Non è un caso che l’Asl - fra le misure di potenziamento del Progetto Scuola che passa per una task forse antiCovid-19 coordinata della direttrice sociosanitaria Maria Alessandra Massei - abbia arruolato due psicologhe. Il loro compito è quello di interagire con chi si sente travolto dall’ansia, rincuorare, gestire le fregilità

Cresce intanto il numero dei contagiati in provincia della Spezia, arrivati in totale a 1065; l’incremento è dato dai 44 nuovi casi, un numero inferiore a quello di due giorni fa, quando erano stati 65. Una flessione del trend? Parrebbe ma è il consolidamento che fa notizia. Di sicuro c’è un’altra flessione dei ricoverati: quattro in meno, secondo il report di ieri della Regione. Nel numero, purtroppo, è compreso un deceduto, Giorzio Mazzi, 84 anni, spezzino, originario di piazza Brin, ex autista dell’Atc. I familiari tengono molto a riferire che il congiunto e loro hanno goduto di tutte le premure nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Sarzana dove l’anziano era stato ricoverato lunedì scorso.

Non è conteggiato nel report della Regione il decesso di un paziente giunto cadavere ieri al pronto soccorso di Sarzana proveniente dalla Rsa Mazzini; lì era fra gli ospiti risultati negativi al test sierologico. Il ricovero avrebbe dovuto essere per un edema polmonare. Di qui un altro tampone. Dati discordanti sull’esito, però. Quindi attesa per capire se si tratta di una decesso connesso o meno al cluster della Rsa spezzina. Resta intanto stabile il numero dei ricoverati in terapia intensiva; fra questi c’è un giovane sacerdote. In totale sono 5.

Sono ancora ampi i margini di ricettività degli ospedali. Quarantadue i ricoverati a ieri. Ma l’evoluzione del contagio e rapidissima. Per questo è importantissima la responsabilità individuale come barriera primaria alla diffusione del virus quindi al rischio di un assalto agli ospedali che potrebbe mettere ko il sistema. Tempi duri per chi lavora negli ospedali, con un rospo da ingoiare: Alisa, in considerazione dell’emergenza in corso e per garantire i servizi essenziali, ha chiesto alle Aziende sanitarie, se necessario, di provvedere a sospendere le ferie del personale. Altolà ai permessi di assenza dal lavoro anche ai dirigenti. Raccomandata la "massima scrupolosità" nella concessione dei permessi per l’assistenza ai familiari invalidi, nonché dei permessi orari retribuiti.

Corrado Ricci