Costa presidente del Ciga Nuovo ospedale ai raggi x

Conto alla rovescia per le nomine nel comitato chiamato a deliberare sulla ’variante’ finanziaria al progetto in vista della gara per il Felettino

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Sarà il sottosegretario Andrea Costa, delegato dal ministro Roberto Speranza, a presiedere il Comitato istituzionale di gestione e attuazione degli accordi Stato-Regioni (Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Liguria) chiamato a deliberare sul nuovo piano economico finanziario elaborato dalla giunta Toti per dare corso alla gara finalizzata alla costruzione del nuovo ospedale Felettino. La notizia si salda a quella del materializzarsi della firma del ’capo’ del Mef Daniele Franco al Decreto di costituzione del comitato stesso, 20 giorni dopo quella del ministro per la Salute, là dove l’atto in questione appartiene all’alveo di quelli da concertare. Esso spiana la strada al passaggio successivo: le nomine dei componenti dell’organismo in quota ai ministeri (per quello della Salute, il direttore generale della Programmazione sanitaria o un suo delegato); per il Mef, l’ispettore generale per la spesa sociale) e alla Regione (direttore generale dell’assessorato alla Sanità, dirigente dell’assessorato su indicazione del direttore generale e soggetto responsabile dell’accordo di programma). Ieri è partita la lettera-apripista, per la rituale richiesta dei nomi, a firma del direttore generale del ministero alla salute Andrea Urbani. In essa è ripercorsa la necessità del pronunciamento procedurale.

L’articolo 8 dello schema di articolato contrattuale allegato all’Accordo tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 28 febbraio 2008 prevede l’istituzione del “Comitato Istituzionale di Gestione e attuazione degli Accordi”. L’Accordo Stato-Regioni del 28 febbraio 2008 dispone che eventuali varianti che comportino modifiche della programmazione sanitaria debbano essere rappresentate nell’ambito del Ciga e che è compito dello stesso la valutazione delle cause che hanno generato spostamenti o ritardi nello sviluppo degli interventi nonché l’adozione di soluzioni a problematiche relative a opere non completate e sospese o non utilizzate. L’Accordo di Programma sottoscritto con la Regione Liguria l’8 marzo per la realizzazione del nuovo ospedale della Spezia prevedeva la spesa di 175 milioni e 50mila euro, di cui 119.917 a carico dello Stato; un quantum, questo, successivamente ammesso a finanziamento con Decreto dell’8 aprile 2014. Poi il cambio di passo. Nell’ottobre scorso, la Regione ha evidenziato che l’Asl 5 , a seguito della rescissione del contratto dell’impresa aggiudicataria per gravi inadempienze, "si è attivata per riavviare la procedura di costruzione del nuovo ospedale prevedendo la revisione del progetto per gli aspetti sanitari e funzionali in modo da renderlo conforme alle normeindirizzi emanati successivamente al progetto appaltato" e "di utilizzare tra gli strumenti di partenariato pubblico privato previsti dal Codice dei contratti, quello più idoneo per la realizzazione dell’opera". Il costo preventivato è così salito a 265 milioni e 373mila euro. Di qui la necessità di vaglio della variante ad opera del Comitato istituzionale di gestione e attuazione dell’Accordo, la cui costituizione è ora, davvero, dopo gli annunci di 20 giorni fa, sulla rampa di lancio. Della serie: avanti piano ma avanti. Al netto della ’secretazione’ del piano lamentata dal Manifesto per la salute.

Corrado Ricci