"Così ho salvato quella bimba che rischiava di affogare in piscina"

Il ristoratore Ciro Di Cristo è stato il primo a tuffarsi

Ciro Di Cristo

Ciro Di Cristo

La Spezia, 3 settembre 2019 - «Un abbraccio forte e sincero, un’emozione fortissima, il più bello dei ringraziamenti». Ciro Di Cristo racconta così l’incontro che ha avuto ieri mattina coi genitori della bimba di 4 anni, salvata domenica nella piscina della Baia Blu di Pozzuolo. L’altro eroe di questa vicenda, per fortuna conclusa positivamente, è proprio lui che, con la sua famiglia, stava godendosi il meritato riposo nello stabilimento balneare lericino.

«MI SONO accorto che una bimba stava adagiata sul fondo della piscina piccola – riprende Di Cristo – e subito non ho perso tempo perché ho visto che qualcosa non andava, mi sono gettato in acqua e l’ho recuperata. Ci toccavo, l’acqua non era alta per me, l’ho presa in braccio, era incosciente, e l’ho adagiata fuori, sul bordo della vasca, dove prontamente è sopraggiunto il bagnino Andrea». Da lì, poi, un concerto di interventi per rianimarla, con il massaggio cardiaco.

«INSIEME al bagnino anche una persona, il padre di una compagna dell’asilo di mia figlia di cui non ricordo il nome, che è stato decisivo. Così, come, successivamente pure l’arrivo di alcuni infermieri e medici presenti alla Baia Blu per una giornata al mare e dei vigili del fuoco del vicino stabilimento». Tutti insomma, piccoli grandi eroi di una domenica a lieto fine che spesso, in quest’estate tragica dal punto di vista delle morti nelle piscine, non si è potuto raccontare con gioia.

PROPRIO ieri pomeriggio, nella parrocchia di San Giovanni Bianco, ad esempio, vi è stato l’ultimo saluto al piccolo Tommaso Galizzi, il bimbo di 5 anni morto annegato giovedì scorso, per una congestione che lo ha colto mentre era in acqua, nella piscina dell’Hotel Abruzzo Marina di Silvi Marina (Teramo). Come dicevamo, Ciro Di Cristo, di professione ristoratore – titolare con il fratello Beppe della Locanda Alinò – si è recato all’ospedale Sant’Andrea e ha incontrato il papà e la mamma della bambina, ancora ricoverata sotto osservazione a scopo precauzionale. «Il loro grazie e il sorriso della piccola, sono stati, per me che sono genitore, un momento da ricordare per tutta la vita». E lo sarà soprattutto per quella famiglia, che può ancora sorridere grazie ad un vero eroe (che non ci tiene ad essere chiamato così). «Quando lei sarà dimessa dal reparto di Pediatria – conclude Ciro con un largo sorriso –, li aspetto da me per una bella pizza».