
Il "box"
La Spezia, 3 ottobre 2020 - Un gioco (o quasi) per bimbi e ragazzi. Un assist importante per l’Asl 5, nell’ambito della collaborazione con la Marina Militare che viene da lontano e fa perno sullo scambio di servizi sanitari.
La nuova frontiera della mutua assistenza passa dal Dipartimento di Medicina Medico Legale e da Marinferm, i presìdi sanitari nell’ex ospedale Falcomatà di viale Fieschi, e fanno perno sulla macchina che, per i piccoli utenti, oltre a farsi scenario fa fantascienza, si risolve un efficace strumento di accertamento della positività o meno al Covid-19. Si tratta del cosiddetto “Dom triage box“: il ‘contenitore’ di acciaio che ospita all’interno l’operatore sanitario preposto all’esecuzione del tampone. Per lui nessuna esigenza di dispositivi di protezione, (con indotto risparmio per l’amministrazione) e comfort. Ci pensa il box a fare da scudo al virus, blindando anche le braccia che si allungano verso il volto dell’utente per dar corso al test. Acquistato da Marina Nord nell’aprile scorso per far fronte alle esigenze della forza armata per lo screening agli equipaggi delle navi (prima delle missioni o in caso di sintomi), il Dom triage box si fa ora strumento per fronteggiare la domanda crescente di tamponi che sale dal mondo della scuola.
Un’occasione di consolidamento delle relazioni istituzionali virtuose" dice il capitano di vascello Lorenzo Rondinini a capo del Dmml e di Marinferm. "Un assist importante della Marina all’Asl nell’emergenza Covid " dice la direttrice socio sanitaria Maria Alessandra Massei, al timone, fra l’altro, del ‘Progetto scuola’ che, oltre al Falcomatà, ha i suoi presidi cardine dedicati a Brugnato e Luni, oltre al laboratorio mobile. Il progetto è sviluppato sul campo da Maria Franca Corona, primario facente funzioni della Struttura complessa di Pediatria e responsabile del reparto di Neonatologia (chiamata anche ad interfacciarsi sul territorio con i medici pediatri); Anna Maria di Capua referente del servizio di Igiene e Sanità Pubblica; Donatella Cavalieri, coordinatrice infermieristica del Consultorio e Daniela Binelli per l’area della fragilità. Alla gestione dell’operazione al Falcomatà, sul fronte militare provvedono gli ufficiali medici Gaetano De Bilio (capitano di fregata della Marina) e Alessandro Panetta (capitano dell’Esercito) e le infermiere Maria Giannino e Melania Tareti (marescialle in ferma prefissata). La macchina è in grado di effettuare oltre 100 test al giorno. Già 180 bambini che sono stati testati nell’ambito di due settimane. Il tampone passa poi al vaglio del laboratorio Asl. Finora i positivi accertati sono stati una decina Fra gli utenti anche un bimbo di otto mesi.
La prospettiva, col consolidarsi dell’autunno, è di un impiego sempre più massiccio, parallelo a quello ‘interno’ alla Marina, avviato ad aprile su impulso dell’ammiraglio di divisione Giorgio Lazio, comandante di Marina Nord. Prosegue così l’assist avviato, su scala regionale. dal Ministero della Difesa nel momento più critico della pandemia quando Rondinini coordinò gli interventi di 29 infermieri nelle residenza sanitarie assistite di Savona, Imperia e Chiavari a rischio default.