Corrado Ricci
Cronaca

Licenziata per il furto dei cioccolatini

Commessa della Coop fa ricorso al giudice per chiedere il reintegro

L'avvocato Isabella Benifei

La Spezia, 6 maggio 2015 - E' stata licenziata dalla Coop che le contesta il furto di una scatola di cioccolatini e di una confezione di ricotta dagli scaffali del supermercato all’interno del complesso commerciale delle Terrazze, dove lei, fino al giorno prima, svolgeva le funzioni di commessa. Il fatto risale al dicembre scorso. La notizia è trapelata nelle more della discussione del ricorso che la donna, una cinquantenna spezzina, ha presentato al giudice del lavoro, respingendo l’addebito e comunque evidenziando la sproporzione del licenziamento rispetto allo stesso. Assistita dall’avvocato Isabella Benefei vuole dimostrare che non di furto si trattò ma di una svista.

«Avevo finito di lavorare, dopo i tre giorni intensi del Ponte dell’Immacolata. Ho timbrato il cartellino e sono tornata fra gli scaffali per fare la spesa. Non vedevo l’ora di tornare a casa. Avevo con me una borsa e un borsellino. La prima l’avevo riempita di alimenti. Sono andata alla cassa e ho cominciato a posarli. Nel frattempo ho preso i soldi dal borsellino e, nel cercarli, mi sono dimenticata nella borsa grande cioccolatini e ricotta... E’ stata una svista», questa la sua versione dell’accaduto.

Non di questo parere fu la guardia giurata che la fermò all’uscita dopo aver seguito le sue mosse, in versione massaia, attraverso le telecamere di sorveglianza. Alla verifica emerse la discrepanza tra i prodotti indicati nello scontrino e quelli presenti della borsa. Il primo fu sequestrato, al pari di cioccolatini e ricotta. E qualche giorno dopo arrivò la lettera di licenziamento. «Un provvedimento esagerato» a fronte dell’addebito, che comunque viene contestato dalla mia assistita» spiega l’avvocato Benifei che abbiamo contattato dopo aver avuto notizia del procedimento pendente in tribunale. La causa sarà discussa a fine maggio. La Coop motiva il licenziamento sostenendo che è venuto meno il rapporto fiduciario con la dipendente, presupposto del contratto di lavoro. Nel frattempo un fascicolo, dopo la denuncia della Coop, è stato aperto anche dalla procura; titolo di reato: furto aggravato.

L’ex commessa confida che il procedimento penale evapori nel bollore dell’applicazione della nuova legge che prevede il non doversi procedere «per tenuità del fatto». Intanto si prepara ad affrontare il braccio di ferro col datore dei lavoro a palazzo di giustizia.