MARCO MAGI
Cronaca

Contest all’Ambasciata di Francia. Primo premio per la chef Apolline

Con la ricetta ‘Ostriche in gelée del mio nonno in un viaggio ligure’, con acqua di mare, vermouth, finocchio...

Gli chef premiati nei giorni scorsi all’Ambasciata di Francia. Tra loro anche Apolline Soëte del bistrot sotto il castello

Gli chef premiati nei giorni scorsi all’Ambasciata di Francia. Tra loro anche Apolline Soëte del bistrot sotto il castello

Con la ricetta ‘Ostriche in gelée del mio nonno in un viaggio ligure’, con acqua di mare, vermouth, finocchio selvatico e pepe rosa, tartare di pomodoro in due consistenze, olio aromatico ligure, la chef normanna Apolline Soëte, che gestisce il bistrot collegato agli Orti di San Giorgio – sotto il castello di via XXVII Marzo – ha vinto per la sezione degli antipasti, in coppia con Umberto Rocca, chef del ristorante ‘Joia’, il contest organizzato la settimana scorsa dall’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese, Apolline è stata infatti una delle ospiti di eccezione al palazzo che ha aperto le sue porte per un incontro di scambio culturale, in partnership con GialloZafferano, il food media divulgatore della cucina italiana nel mondo. L’idea della manifestazione è nata da Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, profondo conoscitore enogastronomico e chef per passione, che recentemente si è cimentato, insieme a Nonna Silvi, la ‘Nonna d’Italia’, nella preparazione della ricetta della ‘Cacio e pepe’, e di Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media, editore di GialloZafferano. All’evento, ‘Cucina e cuisine: incontri dei sapori / la rencontre des saveurs’, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’insediamento dell’Ambasciata di Francia a Roma, hanno partecipato diverse brigate di aspiranti chef, di maestri della cucina under 35 e talent del mondo food, che si sono sfidati per reinterpretare in chiave contemporanea e multiculturale il tradizionale pranzo domenicale. La giornata, che aveva l’obiettivo di agevolare la trasmissione dei saperi, formando le nuove generazioni di chef favorendo il dialogo e la collaborazione tra scuole e professionisti di nazioni diverse, alla creazione di sinergie tra giovani chef francesi e italiani attraverso la cucina. In primo piano la sostenibilità, vista come promozione dell’utilizzo di prodotti a chilometro zero, e budget contenuti per ciascun menu. Apolline e Umberto, oltre all’antipasto premiato, hanno proposto un primo dal titolo ‘Anima Mundi’, ovvero un risotto vegetale alle carote, funghi, crescenza di anacardo, zafferano, salsa verde e mirtilli freschi. Come dessert il duo si è cimentato con una mousse di latte con gelato al bergamotto, riso al latte, agrumi canditi proprio degli orti di San Giorgio e caramello salato amaro. La giuria, presieduta dall’Ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, era composta da Santagata, Massimo Borgnis, direttore responsabile del settimanale ‘Chi’, presente in veste straordinaria come conduttore della serie di Food Network ‘Le Locande del cuore’ e Sebastian Fitarau, resident chef di GialloZafferano e parte del talent team ‘Zenzero’.

Marco Magi