Musica e schiamazzi, il condominio porta il circolo in tribunale

Gli abitanti dei palazzi vicini si sono rivolti alla procura

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 15 aprile 2019 -  Se la ‘malamovida’ nel centro storico sembra essersi attenuata, come conferma anche il servizio interforze effettuato venerdì scorso, lo ‘storico’ contenzioso tra un circolo privato del quartiere Umbertino e gli abitanti dei palazzi vicini, approda invece in un’aula del tribunale.

Il pubblico ministero Federica Mariucci, concluse le indagini preliminari, ha emesso nei giorni scorsi un decreto di citazione a giudizio per la responsabile legale del circolo, una donna dominicana di 47 anni. E’ imputata della contravvenzione dell’articolo 659 del codice penale, primo e secondo comma, per avere in qualità di presidente, disturbato le occupazioni e il riposo delle persone che abitano nei palazzi limitrofi, attraverso ‘immissioni’ rumorose che superano la normale tollerabilità a causa della musica ad alto volume, nonché schiamazzi e grida degli avventori del locale.

La querelle è nata addirittura cinque anni fa e riguarda appunto l’eccessivo rumore, soprattutto durante le ore notturne ma non solo secondo l’accusa perché i disagi si sarebbero manifestati anche di giorno, provocato dai frequentatori del circolo Arci ‘27 febbraio’ che si trova in via Corridoni 8/10. Proprio sotto, o nelle adiacenze, degli appartamenti dei palazzi della stessa via ai numeri civici 12, 22 e 34, in quello che anche per struttura può essere a tutti gli effetti considerato un ‘supercondominio’.

I frequentatori del circolo, soprattutto dominicani, non si può certo dire che si siano contenuti nelle loro esuberanze. E la musica diffusa ad alto volume ha fatto il resto. Disturbando il riposo delle persone che abitano soprattutto negli appartamenti ai piani più bassi dei tre condomini di via Corridoni. Un problema, questo, che andrebbe avanti dal giugno 2014. Le richieste degli abitanti di contenere i rumori non avrebbero prodotto risultati, pertanto una quindicina di loro hanno fatto fronte comune e si sono rivolti ad un legale.

L’avvocato Davide Bonanni ha verificato che la giurisprudenza è univoca nel ritenere configurato il reato contravvenzionale di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone allorquando i rumori, eccedenti la normale tollerabilità, siano virtualmente in grado di infastidire un numero indeterminato di persone. Trattandosi di una quindicina di condomini, ha presentato un esposto alla procura ravvisando la violazione dell’articolo 659 del codice penale. Le indagini hanno accertato la veridicità dei fatti denunciati dai condomini e la responsabile del circolo è stata citata a giudizio. Dovrà presentarsi il 18 settembre prossimo in tribunale davanti al giudice Giacomo Nappi.

Massimo Benedetti