"Con Sommovigo il Pd è tornato fra la gente"

Il segretario provinciale Jacopo Montefiori fiducioso sull’esito delle elezioni. "La nostra coalizione unica alternativa al centrodestra"

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Piena fiducia nelle potenzialità di Piera Sommovigo come candidato di una coalizione unita "unica alternativa reale al centrodestra e ai suoi errori". A un mese dalle elezioni, il segretario provinciale del Partito Democratico Jacopo Montefiori tasta il polso alla situazione, analizzando più aspetti.

Un anno fa, nella sua prima intervista da segretario, diceva di voler “riportare il Pd in mezzo alla gente”: obiettivo raggiunto? Oppure c’è ancora qualcosa da fare in tal senso?

"Sì, e continueremo a lavorarci giorno per giorno. Siamo tornati ad essere un partito che sa ascoltare, è accogliente e unisce. Credo che i risultati delle elezioni dello scorso autunno, la scelta della candidata Sindaca Piera Sommovigo e la presentazione dei 32 candidate e candidati della lista Pd-Articolo1 ci parlino di un Pd che è tornato fra la gente, per occuparsi dei problemi reali delle persone".

Siete arrivati alla candidatura di Piera Sommovigo a Spezia dopo lungo iter, non senza fibrillazioni interne: il suo nome era fra i papabili da subito o si tratta di una sorta di ‘seconda scelta’?

"L’obbiettivo era presentarci uniti con una candidatura civica sostenuta da una coalizione larga progressista, Piera Sommovigo è il risultato, una candidatura autorevole che ci consentirà di vincere. Ci tengo a dire che per quanto riguarda il Pd, la candidatura di Piera, la composizione della coalizione, la nostra lista con capolista Martina Giannetti sono scelte votate nei nostri organismi all’unanimità".

Quali aspettative sulle elezioni a Spezia?

"Noi siamo convinti della forza di Sommovigo per la sua competenza e autorevolezza in campo amministrativo, per la sua capacità di dialogo, per la determinazione con cui sta portando avanti questa campagna elettorale, la coalizione è ampia e unita, l’esatto contrario del 2017".

Secondo voi quali sono gli aspetti negativi dei 5 anni di amministrazione Peracchini? E cosa invece salvereste della sua attività?

"Penso che lo ‘sfascio’ della sanità locale sia sotto gli occhi di tutti, 5 anni persi per il nuovo ospedale, risorse del Pnrr perse per incapacità, basti pensare che il comune di Savona ha ottenuto 20 milioni e Spezia solo 7, perdendone quindi ben 13.

Manca il futuro e il presente è deludente. Il sindaco uscente ha interrotto quel dialogo in primis con la cittadinanza e noi abbiamo imparato che senza partecipazione non si governa efficacemente. In più tutti i tavoli di lavoro, sul futuro e la riconversione dell’area Enel, con il mondo della portualità, con la Marina Militare; che nel passato erano attivi e hanno portato a risultati concreti, si sono interrotti. Ricordo che siamo una città di 93.000 abitanti che non ha un piano regolatore aggiornato.

Che aspettative avete sulle elezioni di Luni?

"A Luni c’è un bravo sindaco, Alessandro Silvestri, che ha lavorato bene in questi anni: ora si ricandida sostenuto da una coalizione ampia di centro-sinistra a lui va tutto il nostro sostegno".

Perché il centrosinistra non è andato del tutto compatto alle elezioni a Spezia?

"Cinque anni fa i candidati del campo del centrosinistra erano 5 più uno dei Cinque Stelle. Oggi ci sono alcune forze che, per logiche estranee al territorio, hanno fatto altre scelte che rispetto ma fatico a capire. La realtà è questa: c’è una coalizione progressista, civica e di centro sinistra che sostiene unita la candidatura di Sommovigo, unica alternativa reale al centro destra. Io penso che questa rinnovata unità possa mobilitare tanti elettori che la volta scorsa hanno scelto l’astensione".

La vostra posizione sull’Ucraina, che ha diviso la sinistra

"E’ necessario partire da un fatto: c’è un aggressore e c’è un aggredito, il popolo ucraino: le immagini di morti e distruzione sono più forti di qualunque posizione o dichiarazione. Trovo normale che su una questione così importante si discuta. Noi sosteniamo il ruolo fondamentale dell’Unione Europea per raggiungere la fine delle ostilità di una pace che sia duratura".

Claudio Masseglia