
Nel pieno della tempesta della trasformazione che sta interessando il Levante cittadino, rappresenta un porto sicuro, punto di riferimento di una socialità vivace in un contesto di continuo mutamento, non solo urbanistico e portuale. Una borgata in prima linea, quella di Fossamastra, che vivrà sulla propria pelle gli effetti dello sviluppo dello scalo mercantile: nei prossimi anni Gs Olympia e Amatori del Mare, le due anime che dal 2008 lavorano fianco a fianco in borgata, dovranno abbandonare la storica sede di viale San Bartolomeo – quella ricavata da una porzione dello storico ex stabilimento balneare Helios, ottenuta nel 1947 – per trasferirsi nella marina di Pagliari. Un cambio epocale.
"Tutti noi ricordiamo che i primi contatti con il porto furono traumatici, con anni di manifestazioni e blocchi stradali, una difficile convivenza che ha poi lasciato spazio a forme di coesistenza, cercando di trovare una via di mezzo tra le lavorazioni portuali e la vivibilità del quartiere – spiega Marco Boccolini, presidente della borgata biancazzurra –. Oggi siamo di fronte a un’ulteriore trasformazione che ci riguarda da vicino, perché verrà creata una fascia di rispetto davanti al quartiere ma scompariranno le sedi storiche delle marine: sia l’Olympia sia gli Amatori del mare saranno ricollocate nella nuova marina di levante a Pagliari. In questo momento il trasferimento ha riguardato solo le barche dei soci, mentre l’attività sportiva rimarrà ancora nella vecchia sede fino a che a Pagliari non sarà realizzata la parte a terra dedicata alle nostre associazioni, che purtroppo ancora oggi non è stata neppure iniziata. Quando sarà costruita la nuova sede, le due società saranno sempre affiancate e avranno in comune la parte a mare, dove sarà realizzato un hangar per le imbarcazioni del Palio, un paio di gru per l’alaggio delle barche, una palestra, la sede della borgata. Speriamo che tutto sia pronto entro due anni, come ci ha promesso l’Autorità portuale: siamo preoccupati per i ritardi, e aspettiamo con ansia di poterci trasferire. È chiaro – aggiunge Boccolini – che vedendo le fotografie del passato viene un tuffo al cuore. Noi saremmo stati volentieri nella nostra sede, perché la storia è stata fatta lì, però il porto ha le sue esigenze. Noi abbiamo capito e non abbiamo mai ostacolato, anzi siamo state le prime società a trovare l’accordo per il trasferimento, anche se purtroppo saremo anche le ultime che vi si potranno trasferire".
Un cambiamento che nella borgata è stato accompagnato negli ultimi due anni dalle difficoltà che hanno attanagliato quasi tutte le borgate a causa del mancato svolgimento del Palio. "Ci siamo autofinanziati, sopperendo così alla mancanza di introiti, abbiamo una base solida rappresentata dalle attività sportive, ricreative e sociali, i soci si sono autotassati per mantenere tutto in piedi. Gli introiti sono stati minori, ma per fortuna lo sono state anche le spese – dice Boccolini –. I nostri ragazzi in questo periodo di difficoltà sono stati encomiabili, hanno continuato ad allenarsi grazie alle nostre due palestre e ai tre luoghi all’aperto che hanno permesso di continuare a svolgere attività fisica nei momenti peggiori. La passione è tanta, e anche se con un po’ di fatica, ci siamo organizzati bene". Pur nelle difficoltà, il Fossamastra ha saputo allestire tre equipaggi che sapranno dare battaglia fino all’ultimo il prossimo 1° agosto.
L’obiettivo è di riportare in borgata l’ambito drappo nei Senior (l’ultima affermazione è datata 1995), e di vincere il Palio femminile, per portare a casa il trofeo dedicato all’indimenticata capoborgata biancazzurra, Susanna Oddi, scomparsa nel 2019. "Non siamo mai andati per partecipare, e non lo faremo neanche quest’anno – dice il presidente Boccolini –, abbiamo gli equipaggi Senior e Femminile molto competitivi, mentre per gli Juniores sarà un anno zero, con due ragazzi al primo anno. In questi mesi abbiamo partecipato alle tappe del Campionato italiano di Gozzo nazionale, settore dove negli ultimi cinque anni abbiamo conquistato tre titoli italiani, e le sensazioni sono buone". L’equipaggio Juniores è formato da Alessio De Gennaro, Elia Cosi, Lucio Cecchi e Jacopo Rugnone; il timoniere è Alex Gathiu, mentre l’allenatore Alessandro Arduini. L’equipaggio femminile, che può contare sulla bandiera Virginia Cattoi, è composta anche da Giulia Faggioni, Barbara Favazza e Sara Borsetto; timoniera è Ilenia Favazza (sorella di Barbara; ndr), l’allenatore è Federico Arrigoni. L’equipaggio Senior è invece composto da Alessio Nardini, Alfonso Conte, Daniel Costa e Daniele Carpena, con Samuele Manfrone timoniere; l’allenatore è Francesco Manfrone. A illustrare potenzialità e ambizioni dei tre equipaggi è la capoborgata, Caterina Russo. "L’equipaggio juniores è molto giovane, con due ragazzi alla prima esperienza: puntiamo a un buon piazzamento – spiega Russo –. Con l’equipaggio femminile invece puntiamo in alto: la Cattoi una bandiera, assieme a lei due ragazze al primo anno a Fossamastra (Favazza e Borsetto; ndr) e la Faggioni, che gioca in casa dato che la famiglia è originaria di Fossamastra. È un ottimo equipaggio, ci contiamo molto dopo le ottime prestazioni nelle gare del Gozzi nazionale, e sarebbe un onore portare a Fossamastra il trofeo intitolato alla nostra capoborgata che non c’è più, la nostra Susanna. Per quanto riguarda i Senior, assieme alle nostre bandiere Conte e Costa, abbiamo quest’anno Nardini (che ha vinto un Palio Juniores proprio a Fossamastra, nel 2010; ndr) e Carpena, al suo primo anno qui da noi. Abbiamo sempre la speranza di tornare a vincere, sicuramente sulla carta ci sono equipaggi più forti, ma noi un pensiero ce lo facciamo". Una gara particolare, quella del 1° agosto: senza pubblico, e senza che gli armi si siano sfidati nelle prepalio. "Speravamo almeno nello svolgimento di una prepalio, sarebbe stato un altro passo verso la normalità, peccato – dice la capoborgata –. Il Palio con poco pubblico? In borgata ci chiedono in continuazione come sarà, e cosa si potrà fare quel giorno. Non viverlo sulla Morin fa piangere il cuore, anche se siamo contenti che si faccia il Palio e che riparta il movimento; faremo di tutto per farlo nel rispetto totale delle regole, anche se ovviamente non si potrà paragonare al Palio classico. Sarà un colpo al cuore vedere la Morin senza colori, ma ci accontentiamo".
Matteo Marcello