Colpi in serie nella notte. Nel mirino bar e ristoranti

Raffica di “spaccate“ fra Canaletto e Mazzetta, con incursioni anche a Migliarina e nel centro. I ladri hanno lasciato le impronte delle scarpe sui vetri blindati

Domenico Iaria di Acqua farina e sale davanti alla porta sfondata

Domenico Iaria di Acqua farina e sale davanti alla porta sfondata

La Spezia, 18 gennaio 2020 - Secondo le voci del tam-tam cittadino è stata un’amara notte da record per "spaccate" – per furti e tentativi di furto – negli esercizi commerciali: quattordici, in una manciata di ore, per lo più nella zona del Canaletto, ma con incursioni anche nel centro storico. Le denunce fioccano alle forze dell’ordine, i sopralluoghi investigativi si susseguono in una mattinata di desolazione e corsa ai ripari per tanti operatori: ci sono da sostituire i vetri infranti e danneggiati, ci sono da cambiare le serrature e gli infissi scardinati. Soldi, tanti soldi da spendere, oltre a quelli volatilizzatisi per effetto delle razzìe nei registratori di cassa. Nessun report da Polizia e Carabinieri: un rituale funzionale ad evitare ansi e anche a stanare i banditi senza farli sentire col fiato sul collo. Meglio riferire di arresti e denunce. Sarà anche questa volta? I commercianti ci sperano, non fosse altro per i conforti che giungono loro dagli investigatori: "Hanno lasciato delle impronte...". Sì, quelle delle scarpe con le quali hanno mosso potenti calci ai vetri degli esercizi, qua è là mandandoli in frantumi per poi passare al setaccio casse e cassetti a caccia di soldi. Per alcuni operatori non si tratta della prima volta. E la circostanza rende ancora più pesante la giornata di passione. Come per Michele Pagliaro, che però si consola: "Questa volta il vetro della porta ha retto". Questione di rinforzi adottati: "Ora siamo a prova di bomba" dice anche per scoraggiare nuove incursioni. Un accanimento lì, in viale San Bartolomeo: poco più in là le scarpate hanno colpito la porta di "Caffetteria"Il vetro ha retto, ma ci sarà da sostituirlo" dice Barbara Rollandi, che commenta: "Abbiamo aperto il 4 novembre. E’ la prima volta che succede. Speriamo sia l’ultima". Ci ha fatto il callo, invece, Samantha Bertalà, dell’Officina dei Sapori, in Corso Nazionale: "E’ la terza volta che succede da quanto abbiamo aperto la scorsa estate. Una manciata di soldi quella sparita in un caso, insieme a bottiglie pregiate. Ma sempre danni ingenti"; con beffa: "L’allarme non sempre funziona...". I ladri, dal ristorante-pizzeria Mimi e Cocò, hanno portato via soldi e liquori. "Forzata la porta del bersò, hanno scardinato una saracinesca. Avevano grossi cacciativi.." racconta il titolare Davide Maugeri. Solo danni, ma ingenti al ristorante "Acqua, farina e sale" di via Giulio della Torre. Desolato il titolare Domenico Iaria; unico conforto: il sistema d’allarme ha funzionato e ha indotto i ladri a desistere". Banditi in azione anche in via Giulio Della Torre, al Bar Company; nel mirino c’erano gli incassi delle slot. Anche lì danni igenti. Poi voci in ordine sparso, ma non confermate, di furti anche in centro e nella zona di Migliarina. Se così fosse, la scorribanda sarebbe stata davvero a lungo raggio. Si è andata a sommare alla spaccata, risalente alla notte fra lunedì e martedì, al ristorante “Senza lisca“ di via Sapri. Gli stessi banditi in azione l’altra notte al Canaletto? Se così fosse, visto lo spaziare in lungo e in largo in città, qualche telecamera dei sistemi di videosorveglianze deve pure averli ripresi. Potrebbe essere l’ennesima prova dell’efficacia delle telecamera spia che, per chi non ha niente da nascondere, non dovrebbero rappresentare un problema. Corrado Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA