Circoli strozzati dai rincari "Almeno pagateci i ristori"

Il presidente dell’Arci, Novelli, fa il punto sulla situazione del terzo settore "Prima, piegati dalla pandemia. Ora, alle prese con spese cresciute del 50%"

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Come l’"odorata ginestra, contenta dei deserti" di leopardiana memoria è l’unico segno di vita e di speranza, simbolo del coraggio e della resistenza da parte del solidale consorzio umano, così durante il periodo Covid, nel più figurato deserto spezzino, una ginestra si è tinta dei suoi bellissimi fiori color giallo vivo. Si tratta, fuor di metafora, del terzo settore che in tempi di piena pandemia ha resistito ed è riuscito a rimanere vivo, diffondendo speranza e concreto aiuto attraverso attività volontarie e solidali come quelle, per esempio, di pronto farmaco, spesa sospesa, monitoraggio degli anziani e sostegno telefonico. Stefania Novelli, alla guida di Arci La Spezia, parla orgogliosa della realtà spezzina dei circoli, realtà molto radicata nel territorio e dunque tenace, fatta di chi sa davvero cosa significhi appartenenza. "Essere circolo non è solo bere un caffè sottocosto ma significa socialità e partecipazione, una delle poche forme di cittadinanza attiva ancora possibile".

Purtroppo a un così grande lavoro e risultato non sembra corrispondere un adeguato riconoscimento da parte di politica e istituzioni. Se c’è stato il via libera del Consigllio dei ministri alla proposta dello spezzino Andrea Orlando, per un contributo straordinario agli enti del terzo settore pari al 25% della spesa sostenuta per la componente energetica effettivamente utilizzata dal primo al quarto trimestre del 2022, il bilancio è comunque amaro. "Gran parte dei circoli – spiega Stefania Novelli – a oggi non ha ancora ricevuto i ristori previsti in ragione della pandemia, pertanto la situazione attuale del caro energia va ad aggravare una condizione già di per sé critica. Infatti, le bollette della luce sono puntualmente arrivate con un aumento del 30% e nei casi di circoli più attivi durante l’estate, come ad esempio quello del Favaro che ha tenuto un campus estivo per ragazzi, l’aumento si aggira addirittura intorno al 50%". Riorganizzazione e scelte più sostenibili nella direzione del green anche per queste realtà: "A livello di Arci nazionale stiamo valutando di convertirci al fotovoltaico e a breve organizzeremo un seminario sulle comunità energetiche per provare a investire su questo nuovo mondo con una campagna di sensibilizzazione e solidarietà verso tutti i circoli perché, come già detto, versano in situazioni difficili ulteriormente complicate dall’arrivo dell’inverno. Nell’immediato ogni realtà ha provveduto a rateizzare le spese delle utenze; questo è quanto abbiamo potuto fare per andare avanti, ma attendiamo questi benedetti ristori".

Alma Martina Poggi