Cinque Terre, passano gli anni ma il caos di Pasqua resta: numero chiuso, le proposte

Il tema turismo torna ad essere di attualità in provincia della Spezia, dove l’assalto dei visitatori crea diversi problemi

Le Cinque Terre in due foto di Pasqua, nel 2014 e nel 2023: il caos è sempre lo stesso

Le Cinque Terre in due foto di Pasqua, nel 2014 e nel 2023: il caos è sempre lo stesso

La Spezia, 11 aprile 2023 –  Una 'legge speciale’ per controllare i flussi turistici che rischiano di far collassare le Cinque Terre e tutta la fascia costiera della Liguria che pur bellissima è assolutamente fragile.

Come di prassi, per il week end di Pasqua le Cinque Terre sono state prese d'assalto da turisti provenienti da tutto il mondo. Situazioni critiche sono state registrate soprattutto a Manarola, Vernazza e Monterosso.

«La situazione è critica nei punti segnalati, in modo particolare a Manarola sulle banchine ferroviarie, nel tunnel e alle marine - ha detto Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore -. Sappiamo che queste sono le giornate più complicate ma non è più possibile rimandare il ragionamento sulla gestione dei flussi. Altrimenti avremo gli anni contati dal punto di vista turistico. È una consapevolezza condivisa quando ci si confronta con il territorio e anche con le istituzioni ma ora occorre agire. Come Parco Nazionale - ricorda Pecunia - abbiamo in corso uno studio sulla mobilità che a breve presenteremo per imporci di trovare soluzioni. Come sindaco porterò in consiglio comunale la questione, affinché tutti i sindaci siano messi nelle condizioni di gestire questa situazione, cosa che oggi non è. Serve una legge speciale per le Cinque Terre, strumenti legali nelle mani dei sindaci per intervenire e che oggi non ci sono. Chiederò a Governo, Regione e tour operator di agire in questo senso. Servono proposte di leggi, interrogazioni parlamentari, misure per distribuire i flussi».

Sui rischi del sovraffollamento turistico delle Cinque Terre, il presidente della Liguria Giovanni Toti, intervistato dalla Stampa, sostiene di preferire problemi di questo tipo rispetto alla mancanza di turisti. Il governatore prevede che «la stagione andrà bene e non solo nelle località più gettonate», ma «affrontare il turismo come una minaccia - dice - è qualcosa di tafazziano».

«Il sovraffollamento va gestito», dice Toti, che assicura: «Non tornerò mai alle chiusure di epoca Covid». No, dunque, al numero chiuso per gli accessi al Parco nazionale delle Cinque Terre.

«Non nego che in alcune giornate il problema ci sia», ammette, ma «vorrei capire come si potrebbe impedire a chicchessia l'accesso a un comune, costituzionalmente garantito».

Il governatore preferisce ragionare su «percorsi guidati», «scaglionamenti degli orari sui sentieri», e sostiene che «anche un pedaggio è possibile».

Il presidente della Regione Liguria appoggia però l'ordinanza del sindaco di Portofino, Matteo Viacava, che ha istituito due 'zone rossè per i pedoni, definendola «una misura intelligente, perché rivolta ai gruppi organizzati».

Sulle concessioni balneari, Toti dichiara che «il governo deve aprire una trattativa non sul 'sè fare le gare, ma sul 'comè. E lì bisogna agire per tutelare le specificità».