ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Chiude storico negozio alla Spezia. “Annusare il mercato e anticipare le tendenze”

La lezione di Pino Conti, cinquant’anni con la serranda alzata in corso Nazionale. “Il mio consiglio ai giovani: viaggiare su due binari, vendita fisica e online”

Pino Conti nel suo negozio di corso Nazionale

Pino Conti nel suo negozio di corso Nazionale

La Spezia, 6 giugno 2025 – Sono quasi diecimila gli spezzini che, assicura, conservano ancora, nelle loro credenze, gli iconici bicchieri, da lui stesso ideati, impreziosendo il vetro trasparente con pois e farfalle rosse. E non si contano, invece, le clienti che – dalla provincia e da fuori – in tanti anni ha saputo vestire, studiando per ciascuna il capo e il tessuto più adatto a esaltarne la fisicità. Dopo cinquant’anni di attività, tra moda, accessori, arredamento e le primissime liste nozze – che è proprio lui a far conoscere alla provincia – Pino Conti chiude per sempre lo storico negozio di corso Nazionale 112, che porta il suo nome. Termine ultimo, che vedrà la cessazione definitiva della sua attività sarà il 31 luglio, ma, nel frattempo, in un periodo che tanto si presta ai bilanci, ripercorre con noi un’intera carriera da imprenditore che ha saputo resistere, grazie a impegno e passione, alle tante tempeste che hanno agitato il mondo del commercio. Dispensando anche qualche consiglio a chi, in questo campo, gioca ancora la sua partita.

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Pino Conti nel suo negozio di corso Nazionale

“Ho cominciato la mia carriera nel mondo del commercio all’età di vent’anni – racconta Conti –: era il 1974 e mio papà, anche lui commerciante nel settore degli articoli da regalo, mi aveva comprato un piccolo fondo a Sarzana. Poi nel ’78, muovendomi per lavoro nelle grandi città, tra Milano, Roma e Firenze, ho conosciuto la nuova tendenza delle liste di nozze e ho subito provato ad importare questa modalità di vendita in provincia: ho comprato questo negozio alla Spezia impostandolo proprio sulle liste: erano una vera e propria novità che, ricordo, nei primi tempi, dovevo io stesso spiegare ai clienti e a poco a poco ha preso piede confermandomi che ci avevo visto giusto”. Si definisce un precursore Pino Conti. Uno che negli anni ha saputo coniugare la sua prima passione, quella per la moda, con l’arredamento: “Tutte le lampade presenti qui, all’interno del mio negozio, le ho disegnate io e, ancora, avevo una produzione di bicchieri e cristalli che avevo personalizzato, oltre a una linea di piatti ideata da me: erano squadrati, una forma che nei primi anni ‘80 era decisamente inusuale”.

Ma come un buon navigante, Conti ha saputo anche imparare a riconoscere e poi a dominare i venti contrari. “Perché sono passato al settore dell’abbigliamento? Perché sul finire degli anni ‘90 sono stato costretto a riflettere ancora una volta sul mercato e ho capito che di nuovo era cambiata la società: le case degli italiani, con i loro arredi, erano diventate più asettiche e l’attenzione e la cura per il dettaglio non erano più quelle di un tempo”. E a chi gli chiede in quali acque navighino oggi gli esercizi del piccolo commercio, risponde: “La crisi è palpabile. Aa chiunque voglia intraprendere questo mestiere, consiglio di lavorare su due binari: quello del negozio fisico, punto di riferimento per i clienti, con cui curare un sincero rapporto di fiducia; e poi quello della vendita online”.