
Completati anche i richiami del vaccino anti Covid, sia su tutto il personale che sugli ospiti, la Rsa Sabbadini di Sarzana, residenza sanitaria comunale per anziani gestita da Coopselios, guarda avanti. E si candida per offrire un servizio a un gruppo di ragazzi disabili e alle loro famiglie, sia pure in via temporanea. Destinatarie del progetto, per attuare il quale si attende il via libera dell’Asl, sono persone che usufruivano del semiresidenziale nella Rsa per disabili operativa nell’ex scuola Pagani di via Puccini alla Spezia, anch’essa gestita da Coopselios.
A seguito delle prescrizioni anticontagio, la struttura Pagani è stata ritenuta al momento non idonea a proseguire il servizio semiresidenziale, per il quale offre 30 posti (in aggiunta ai 40 posti del servizio residenziale, che è attivo). E’ dunque iniziata la ricerca di un luogo alternativo per dare risposta a questo tipo di bisogni e Coopselios ha proposto all’Asl di utilizzare la sede del centro diurno anziani situato all’interno della Sabbadini di via Falcinello, chiuso a causa della pandemia. In pratica una grande stanza con due bagni dedicati, per una superficie totale di circa 70 metri quadrati.
Al progetto di accoglienza preesso la Sabbadini hanno aderito, in via preliminare, dodici ragazzi disabili del ’Diurno Pagani’. Il servizio nella sede Sabbadini si svolgerebbe dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 15. Per garantire il distanziamento, i dodici ragazzi verrebbero suddivisi in due gruppi da sei e usufruirebbero del servizio nella sede Sabbadini a giorni alterni: un gruppo il lunedì, mercoledì e venerdì; l’altro il martedì, giovedì e sabato. Si prevede che ciascun gruppo sia affiancato da tre operatori, due Oss e un educatore, per garantire sia i servizi assistenziali che quelli educativi. A farsi carico del trasporto degli utenti, la stessa Coopselios.
Dal punto di vista della prevenzione del contagio, il progetto prevede tutte le ormai ’normali’ attività di sanificazione. A inizio settimana, per gli utenti di entrambri i gruppi è previsto un tampone antigenico rapido. Per il personale ma anche per gli utenti (quando possibile) è previsto l’utilizzo della mascherina. Il progetto garantisce inoltre che gli accessi per i due servizi (Rsa anziani e diurno per i diversamente abili) vengano mantenuti ben separati: nessuna commistione o condivisione di spazi. Il tutto in attesa – spiega Coopselios – di poter riportare le attività per disabili nella sede originaria e riaccogliere tutti i ragazzi al Diurno Pagani. Nel frattempo, però, almeno alcune famiglie tornerebbero ad avere quel supporto venuto meno a causa della pandemia.
Anna Pucci
Elena Sacchelli