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Case Arte, corsa ai ripari La Regione detta le linee Cancellato il requisito dei 5 anni di residenza

L’atto è valido per il futuro. Ma resta il nodo della procedura aperta

Case Arte, corsa ai ripari La Regione detta le linee Cancellato il requisito dei 5 anni di residenza

La Regione volta pagina per il futuro ma, in ossequio alla specificità dei ruoli istituzionali e tecnici, non forza sull’onere delle decisioni contingenti di Comune e Arte alle prese col dilemma del bando viziato là dove è conseguenza dell’applicazione della norma regionale silurata dal Giudice delle leggi, la Corte costituzionale. Questione di tre parole "almeno cinque anni", ossia del passaggio dell’articolo 4 della Legge Regionale 32 del 24 dicembre 2004 riferito agli annidi residenza sul territorio comunale come requisito per accedere alla graduatoria per concorrere all’assegnazione delle case popolari poi recepita nel regolamento comunale e quindi nel bando emesso dall’Arte. Dei nodi da sciogliere scriviamo nella pagina a fianco. Qui la parola è all’assessore regionale alle politiche abitative Marco Scajola.

Una norma figlia della discriminazione contro gli immigrati?

"Gli immigrati non c’entrano. Anche un cittadino italiano proveniente dalla provincia di Massa sarebbe stato esposto alla regola pensata per rispondere ai bisogni delle persone residenti nel territorio. Il requisito della residenza è salvo. E questo per poi è importante".

Iniziative post-sentenza?

"Abbiamo delineato una serie di linee guida per i futuri bandi".

Nello specifico?

"Abbiamo preso atto della sentenza e abbiamo puntualizzato che i prossimi bandi non devono contenere requisiti temporali in ordine alla residenza".

E per i bandi relativi alle graduatorie in fase di definizione?

"Saranno Comune e Arte ad individuare i percorsi migliori per dare risposte rapide ed efficaci a chi ha bisogno (per motivi economici, familiare, sanitari, eccetera ) di un alloggio popolare".

Non era meglio fornire anche sul punto linee guida?

"Ad ognuno il suo, nel rispetto delle prerogative istituzionali. Posso dire che le interlocuzioni col Comune e con Arte sono costanti e virtuose. Il numero di alloggi che vanno rendendosi disponibili e quelli di nuova costruzione permetterà di venire incontro con celerità a chi ha bisogno". Un appello indiretto a pazientare.

Corrado Ricci