Carnevale ancestrale con la tradizione sarda

Il gruppo ‘Sos Colongianos’ proveniente dalla Barbagia protagonista il 18 febbraio dell’evento ’Belli e Brutti’

Migration

Torna con un’edizione che si prevede partecipatissima l’ancestrale Carnevale dei Belli e Brutti di Suvero. L’appuntamento è in programma per sabato 18 febbraio. Quest’anno, dopo due anni di stop a causa della pandemia, la manifestazione viene riproposta in grande stile, ospitando il gruppo sardo ‘Sos Colongànos’ proveniente da Austis, paese della Barbagia, nel Comune di Ollolai, in provincia di Nuoro.

‘Sos Colongànos’ si distinguono per l’abbigliamento, senza uguali nei carnevali della Sardegna: in testa portano pelli di volpe o di martora, sul viso una maschera di sughero nera nascosta sotto rametti e foglie di corbezzolo; indossano lunghe e scure pelli di capra ritenute necessarie ad invocare la pioggia; portano sulle spalle un carico di ossi di animali, l’uso degli ossi ha il significato rituale della rigenerazione perché dall’osso si rigenera la vita. In mano hanno un bastone o un forcone. Il nome Colonganos deriva dal greco Kolos ossia ‘colui che si veste di pelli’.Il programma del Carnevale di Suvero prevede il raduno dei ‘mascheri’ – così vengono chiamati i Belli e Brutti in Val di Vara –, tradizionale per i soli abitanti del luogo, per l’inizio del giro dei poderi tra musica, canti e prodotti offerti ai mascheri dai mezzadri.

Dalle 15 a Suvero inizierà la tradizionale sfilata al suono di particolari lumache, che avverrà nel centro del paese: da una parte i Belli, che indossano abiti dai colori sgargianti, pizzi, perline e campanellini, dall’altra i Brutti che utilizzano velli di capra e indossano in testa lunghe e grosse corna, con la faccia è tinta di nero o con orribili maschere.

I ‘Belli e dei Brutti’ sfileranno assieme ai Sos Colonganos, con musica, canti e punti ristoro preparati dagli abitanti. La sera, chiusura dell’intensa giornata con la cena conviviale e nottata disco al Cuccaro Club.