Capodanno sul bus. Autista Atc in servizio nella notte della festa. Fra petardi e...clacson

Alessio Bruni sarà al volante, come già accaduto, la sera del 31 "Non è una grossa rinuncia, è il mio lavoro e voglio farlo bene. Ubriachi? No, i passeggeri sono spesso famiglie con bambini".

Capodanno sul bus. Autista Atc in servizio nella notte della festa. Fra petardi e...clacson

Capodanno sul bus. Autista Atc in servizio nella notte della festa. Fra petardi e...clacson

A mezzanotte l’autobus è sempre deserto. Tutti sono in casa a stappare lo spumante oppure nelle vie e nelle piazze a fare baldoria, a cantare e ballare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. L’autista accosta leggermente a bordo strada, pigia il pedale del freno e arresta il grande ’bestione’ metallico. Completamente isolato, vuole però partecipare anche lui alla grande festa che anima tutta la città: quella brevissima sosta e un colpo di clacson a countdown finito sono un modo per prenderne parte. Alessio Bruni fa l’autista da 16 anni, prima nella Seal e da 14 in Atc. Nel corso della sua carriera, a rotazione, ha lavorato in tutte le festività comandate, ma non gli è mai pesato troppo. È un aspetto del suo lavoro, un mestiere che ha inseguito sin da quando era bambino e che cerca sempre di fare al meglio.

Alessio cosa vuol dire lavorare la notte del 31?

"In primis offrire un servizio alla comunità. Certo costa un po’ di sacrificio lavorare quando tutti gli altri si divertono ma non si tratta di una rinuncia insopportabile".

Saltando gioco forza il cenone per i pasti come ci si organizza?

"Si mangia qualcosa di molto leggero a casa intorno alle 18, poco prima di prendere servizio. Qualcuno si porta un tramezzino come rinforzo da consumare al capolinea, tra una corsa e l’altra. Poi arrivati a casa all’una passata c’è il tempo per l’ultimo brindisi – in realtà per noi il primo – con i parenti e per un pezzetto di dolce".

Qualcosa di molto frugale, come è perfettamente comprensibile. Ci si rifa l’1° gennaio?

"Sicuramente. Chi lavora il 31 riposa l’1 e viceversa. Anche il turno del primo dell’anno comporta un piccolo sacrificio. Una volta stappata la prima bottiglia allo scoccare della mezzanotte, se si vuole dormire qualche ora, bisogna subito coricarsi".

La possibilità di caricare qualche passeggero più allegro del solito è concreta la notte di San Silvestro?

"Non più del solito. Noi autisti facciamo un mestiere che ci permetterebbe di scrivere un libro intero sugli incontri del terzo tipo che facciamo ogni giorno..." L’episodio più curioso?

"Le racconto l’ultimo. La settimana scorsa una coppia di ragazzi italiani sono saliti visibilmente alticci. Hanno cominciato a battibeccare, rendendosi fastidiosi e molesti per gli altri passeggeri. Ho dovuto farli scendere, ma una volta in strada hanno bloccato il traffico e hanno cercato di salire sul mezzo di un collega. Un vero show. Spero che la notte di Capodanno sia più tranquilla. Storicamente non si registra un’impennata di questi fenomeni".

Saliranno soprattutto tanti giovani, immaginiamo...

"Ragazzi ma anche famiglie con bambini, che si spostano da un quartiere all’altro per festeggiare con amici e parenti. Il clima è festoso, allegro, noi autisti cerchiamo di essere il più professionali possibile per svolgere al meglio il nostro compito anche in quella notte".

Vimal Carlo Gabbiani