Cantastorie alla riscossa

Lo scrittore e poeta Gaia ha fondato un’associazione: già quindici iscritti

Cantastorie alla riscossa

Cantastorie alla riscossa

Gioca come sempre e si diverte come non mai Enzo Gaia. Fresco di pensione da impiegato statale (da una ventina di giorni), lo scrittore e poeta che in tante occasioni si è reso protagonista di performance letterarie in diverse location del territorio, se n’è inventata un’altra: ha creato l’Asca. Ovvero? L’Associazione spezzina dei cantastorie. "Per adesso è soltanto virtuale – spiega proprio Gaia – . Una sorta di ‘esperimento’ nato dal mio ‘coraggio della fantasia’".

Già una quindicina gli iscritti al sodalizio che ha soltanto due massime: ‘La logica vi porterà da A a B, ma la vostra immaginazione vi porterà dappertutto’ di Albert Einstein e ‘Vola solo chi osa farlo’ di Luis Sepulveda’. Basta comunque leggere il biglietto da visita di Enzo per capire quale sia... l’obiettivo. "Sì, ho scritto che ‘consente una visita gratuita nell’Isola che non c’è, di Peter Pan’. Ecco fin dove arriva la creatività". Sorta nel Golfo dei Poeti il 29 aprile, è naturalmente senza scopo di lucro e ovviamente il presidente, autoproclamato, è il fondatore Enzo Gaia. "Sarò presidente per tutta la durata della mia vita terrena. L’ho scritto anche nello statuto di mezza pagina che ho prodotto, dove indico anche gli scopi, ovvero l’obiettivo di promuovere interessi artistici, con particolare attenzione verso quelli letterari: Poesia, Canzone e Teatro". L’iscrizione è volontaria e gratuita, e non scade mai. Per aderire, basta scrivere i propri dati nel Libro dei Soci, contattando il 349 1432073. Non è ancora registrata l’Asca, ma un giorno lo sarà. "Perché come canta Lucio Dalla in ‘Futura’, non so ‘su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani’". Il primo evento patrocinato dall’associazione è programmato mercoledì 15 maggio, alle 18, al Bar Joy di via Severino Ferrari. In quell’occasione verrà presentato il libro ‘Racconti in un amen’ di Nicoletta Berlini e Enzo Gaia, una raccolta di racconti brevi, talvolta anche brevissimi, che si leggono rapidamente. Si lasciano rileggere con piacere e con altrettanta facilità perché, pur nella loro brevità, sono ricchi di spunti interessanti, che possono sfuggire a una prima lettura. "Noi autori – conclude il sessantasettenne spezzino – ci alterniamo nella narrazione degli aspetti quotidiani dell’esistenza, aggiungendo una buona dose di fantasia e di surrealismo per condire con un po’ di pepe le ‘capriole in salita’ cui la vita ci ha costretti".

Marco Magi