
Ordinanza dell’Ap: in assenza di eventi e attività,serrata alle 17 in inverno e alle 20 in estate. Onwatch rilancia: "Penalizzata la fruizione pubblica dell’area. Meglio un servizio di vigilanza". .
"Comportamenti non corretti e utilizzi impropri dell’area", compreso lo "scassinamento dei bagni pubblici ed episodi di vandalismo sulle attrezzature che sono state ritrovate poi in mare". Sono queste le principali motivazioni che hanno portato l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale a emanare un’ordinanza per la regolamentazione dell’area pubblica di Calata Paita. Un documento, quello dell’Authority portuale, con cui si dispone il posizionamento di "un cancello nella zona di accesso all’area" che dovrà rimanere chiuso "nei periodi notturni di inutilizzo della stessa", al fine di garantirne la sicurezza e l’integrità. Il cancello rimarrà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 (o fino a chiusura di attività commerciali o eventi) nei periodi in cui vige l’ora solare; e dalle 8 fino alle 20 (o fino al termine di attività commerciali o eventi) per tutto il resto dell’anno. Un provvedimento che "ridefinisce l’aspetto della fruizione pubblica dell’area, con l’indicazione di orari", ribadendo meglio alcuni passaggi sulla gestione dell’area a seguito di diverse segnalazioni inerenti a comportamenti già messi al bando dalla segnaletica preesistente.
L’ordinanza infatti mette nero su bianco il divieto di accesso ai mezzi motorizzati, eccetto autorizzati, oltreché ai mezzi d’emergenza, consentendo l’accesso esclusivamente pedonale e con biciclette e monopattini "solo se condotti a mano". Divieto altresì di sosta o di fermata "al di fuori degli appositi stalli, con rimozione forzata dei mezzi che non rispettino detti divieti e con addebito delle relative spese a carico dei proprietari". Assoluto divieto di pesca dalla banchina e "al fine di preservare il decoro urbano è vietato l’ abbandono dei rifiuti nell’area". "La segnaletica c’era – spiega ancora Pisano – ma con questa ordinanza abbiamo voluto ribadire tutta una serie di situazioni che si erano verificate all’interno della stessa calata come l’entrata di biciclette, monopattini e addirittura veicoli. Per questo, anche in accordo con il Comune, abbiamo pensato di chiudere la zona per evitare spiacevoli situazioni, definendo anche meglio cose che dovrebbero essere scontate nel vivere civile ma che evidentemente a volte sfuggono". L’ ordinanza sarà accompagnata da una cartellonistica e segnaletica orizzontale e verticale che troverà istallazione nell’area stessa.
"Siamo molto contenti – commenta Laura Porcile, tra i gestori de ‘La Calata’ – del provvedimento che è prova del fruttuoso e continuo dialogo che abbiamo con l’ Autorità portuale. Si tratta di un documento che non intacca la fruibilità dello spazio ma che anzi va a favore dei cittadini. Punto importante è in particolare quello che riguarda il divieto di transito di motorini o biciclette perché di giorno, anche quando lo spazio del Groove è aperto, arrivavano a grande velocità rappresentando un rischio per i frequentatori e i bambini in particolare". A mostrare perplessità sul provvedimento è invece Giuliano Leone, presidente del comitato civico Onwatch: "La chiusura dell’area mi è stata fatta notare da alcuni cittadini, e anche io stesso al mattino presto ho trovato l’accesso sbarrato. Che questo spazio venga concretamente chiuso – continua – la trovo una misura criticabile: mettano piuttosto un servizio di vigilanza perché altrimenti non esiste più la dimensione di una fruizione libera e pubblica della calata. Sicuramente – ammette Leone – si tratta di uno spazio più isolato e, per questo, esposto a maggiori rischi, tuttavia penso si debbano trovare migliori soluzioni al problema se si vuole veramente rendere godibile e soprattutto totalmente restituita tale zona alla città".
Alma Martina Poggi