REDAZIONE LA SPEZIA

Bufera gay sul generale spezzino "Il suo libro sfocia nel razzismo"

Reazioni anche in città sul testo "Il mondo al contrario" scritto da Roberto Vannacci già capo dei parà. Il 2 settembre l’epilogo del Pride con un evento in cui si parlerà di neurodivergenze con ospiti internazionali.

Bufera gay sul generale spezzino "Il suo libro sfocia nel razzismo"

La bufera sul libro autoprodotto "Il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci, 55 anni – originario della Spezia, già a capo dei paracadutisti della Folgore e attuale comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze – arriva anche nella sua città natale. Nel testo il generale si scaglia contro "la dittatura delle minoranze", attaccando omosessuali – definiti "non normali" – ma anche ambientalisti, femministe, immigrati clandestini, famiglie arcobaleno e quant’altro. "La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali", dice in un affondo. Montano le reazioni. Le prime in città sono quelle di Valentina Bianchini di RAOT (Rete Anti Omofobia e Transfobia), che rileva: "Le parole di Vannacci non sono opinioni; nel momento in cui si sfocia nell’odio, nella discriminazione e nella repressione non si può più parlare di opinioni ma di mera violenza. Nel suo scritto non c’è solo omofobia ma anche razzismo, misoginia, rifiuto delle evidenze del cambiamento climatico, sintomo di ciò che RAOT sostiene da tempo: non è tanto la discriminazione in sé che va combattuta ma la matrice dalla quale proviene, la mentalità dettata dalle norme sociali che creano sistemi di potere che perpetuano la disuguaglianza impedendo l’autodeterminazione".

Secondo Elsa Morante bisogna scrivere solo libri che cambiano il mondo...

"Il libro del generale Vannacci, autoprodotto e da lui stesso messo in vendita su Amazon, al massimo il mondo lo può far tornare indietro al Medioevo".

Vostre attività in corso e in programma?

"Oltre alle riunioni periodiche a cui ogni socio può prendere parte e agli aperitivi mensili aperti a tutte e tutti, il 2 settembre si chiuderà la stagione del La Spezia Pride 2023 con un grande evento in cui parleremo di neurodivergenze e queerness e ci scateneremo con ospiti internazionali. Ma il lavoro più importante è quello che RAOT sta facendo sul tema della sanità e della formazione, a cominciare dall’imminente inaugurazione del nuovo sportello di primo ascolto per persone LGBTQIA+, familiari e reti prossime, uno spazio gratuito, sicuro, supportivo e non giudicante tenuto da psicologhe formate e specializzate sulle tematiche LGBTQIA+".

Corrado Ricci