
Due giorni col fiato sospeso, poi la buona notizia arrivata ieri dalla notifica con cui la banca ha comunicato l’accredito dello stipendio. Si chiude nel giro di 48 ore il ’caso’ delle buste paga saltate ai 390 dipendenti di Atc, causato del concatenarsi di una serie di guasti tecnici, come spiegato sin dall’inizio dall’ azienda. Situazione risolta ieri intorno alle 13,30 quando Atc Esercizio ha dato alle banche il ‘via libera’ per il pagamento degli stipendi di agosto, mentre in mattinata una cinquantina di lavoratori hanno organizzato un presidio di fronte alla sede di Via Leopardi. È il secondo caso denunciato dai sindacati: a maggio gli emolumenti "arrivarono in forma ridotta". "Allora l’azienda disse che dipendeva dall’assenza della persona addetta alle buste paga, ora parla di problema tecnico", ha spiegato Giuseppe Ponzanelli (Uiltrasporti). "Sono belli i nuovi autobus, ma se c’è carenza di investimenti nel personale vuol dire che c’è qualcosa che non torna. Episodi come il ritardo nel pagamento degli stipendi sono legati proprio a questo problema", ha aggiunto Mario Bonafiglia (Fit Cisl). I sindacati lamentano inoltre turni sempre più impegnativi per gli autisti e il raggiungimento della quota del 30 per cento del servizio in appalto. "Atc Esercizio è sotto organico in tutti i settori – la denuncia di Stefano Bettalli (Filt Cgil) – se il problema fosse stato di tipo tecnico gli informatici lo avrebbero potuto risolvere". In tarda mattinata, i lavoratori hanno poi avuto un incontro con il responsabile del personale negli uffici dell’azienda, sia riguardo il caso (ormai rientrato) degli stipendi che in generale sulla situazione dell’organizzazione del lavoro
"Abbiamo spiegato quale è stata la causa del disguido delle buste paga – spiegano da Atc Esercizio – i sindacati parlano poi di problemi di gestione: proprio per questo, come già annunciato, abbiamo affidato a una ditta esterna una consulenza riguardo tutta la nostra gestione organizzativa, per capire come stanno le cose". L’obiettivo è avere un punto di vista neutro su eventuali carenze di organico e problematiche varie. "Il nostro obiettivo è tenere i conti in ordine ed evitare assunzioni superflue, quando invece può bastare fare spostamenti interni per organizzare bene le cose". Qualche conto però non torna già, come ammette Atc stessa. "Nel personale viaggiante siamo sotto organico di 4-5 unità, ma non è colpa nostra se nessuno vuole più fare l’autista e rinuncia all’assunzione". Diverso invece il discorso per uffici e officine dove "per capire se l’organico è sufficiente, bisogna vedere i carichi di lavoro, mentre per quanto riguarda gli autisti ci basta verificare i vari turni di servizio". Atc parla di "incidente diplomatico chiuso" e di "apertura al confronto con i sindacati".