
Paolo Cavagnaro
Undici ambulanze in coda davanti al pronto soccorso del Sant’Andrea, mentre a Sarzana a metà mattinata c’erano 21 pazienti in attesa di essere visitati. Numero da ’allarme rosso’ secondo la Cgil, scene già viste in passato invece per l’Asl tenendo conto che la situazione di difficoltà ("ben gestita") si è presentata dopo le giornate festive del 25 e 26 dicembre. Senza contare che per certe patologie (tipo raffreddore o febbre) "non bisogna rivolgersi al pronto soccorso – sottolinea il direttore generale dell’Asl 5 Paolo Cavagnaro – ma a guardia medica e medici di famiglia. Quanto accaduto ieri succede normalmente al lunedì, ovvero dopo giornate prefestive e festive del sabato e la domenica. Anche stavolta è andata così, si è verificato molto afflusso".
Da quanto emerso, ieri mattina al pronto soccorso del San Bartolomeo di Sarzana a metà mattinata c’erano 25 pazienti in cura e 21 in attesa, di questi molti dirottati dal Dea di primo livello del pronto soccorso di Spezia. "La situazione dei pronto soccorso di Spezia e Sarzana è al limite. Nelle ultime ore, si è registrato sovraffollamento: al pronto soccorso di Spezia ben 11 ambulanze sono in attesa, bloccate in fila, con conseguenti gravi ritardi nell’assistenza sanitaria per i pazienti – la protesta di Luca Comiti, segretario generale della Cgil di Spezia – Questo stato di cose è inaccettabile, non è la prima volta che succede e non può più essere tollerato. La sanità locale è al collasso e a pagarne il prezzo sono i cittadini, costretti a subire disservizi che compromettono la salute e la dignità delle persone".
Si torna a parlare delle "croniche carenze di personale, mancanza di posti letto e una gestione sanitaria inefficace che stanno portando a una situazione di emergenza quotidiana. Non possiamo più accettare risposte evasive o promesse non mantenute: è necessario un intervento immediato, con risorse adeguate e piani concreti per garantire il diritto alla salute di ogni cittadino". Da parte sua il direttore generale Asl Cavagnaro in primis ringrazia "il personale sanitario per l’ottimo lavoro svolto, fra i pazienti arrivati al pronto soccorso chi poteva è stato dimesso. Per certe patologie bisogna però rivolgersi a guardia medica e medico di medicina generale, sia durante la settimana così come nel week end, con l’apertura di molti ambulatori a disposizione dei cittadini di tutta la provincia".