
I militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Sarzana impegnati nel controllo del centro storico foto di archivio
Sono stati visti dallo spioncino della porta mentre stava armeggiando con la serratura dell’appartamento di fronte. La vicina di casa si è insospettita della presenza dei due uomini mai visti prima e ha lanciato l’allarme ai carabinieri che si sono precipitati nel palazzo trovando due giovani georgiani impegnati nel furto. Un buon quantitativo di gioielli era già stato nascosto all’interno di un calzino, di proprietà del padrone di casa, ma i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Sarzana coordinato dal maresciallo Raffaele Giordano e dal nuovo capitano Marco Da San Martino li hanno fermati e arrestati in flagranza. I due Beka Kobalava, del 1999 e Giorgi Jokhadze 1997, erano appena usciti dall’appartamento all’interno di una palazzina di via Aldo Moro. I carabinieri li hanno identificati e condotti in caserma in attesa della direttisima che si è tenuta ieri mattina in Tribunale a Spezia.
Una volta arrestati si è presentato il problema di trovare un’interprete . Nessuno dei due infatti parla e comprende l’italiano ma neppure inglese e russo. Ma nell’elenco a disposizione di Tribunale e Questura non risulta nessun professionista di lingua georgiana. Attraverso l’anagrafe del Comune di Spezia è stata così rintracciata una cittadina georgiana, insegnante, casualmente libera per la giornata di ieri che si è prestata a fare da tramite alle domande del giudice Carolina Gagliano, il pubblico ministero onorario Raffaele Giumetti e dell’avvocato Dario Scordo del foro di Pisa che difende i due uomini. L’arresto è stato convalidato e per entrambi disposto il trasferimento in carcere.
Massimo Merluzzi