REDAZIONE LA SPEZIA

Antenna, sos alla Soprintendenza

A inviare una dettagliata lettera all’ente genovese è stata Roberta Mosti del Comitato Sarzana che botta!

La città sale in collina non per apprezzare il panorama ma per urlare forte il "no" all’antennone. La protesta sta organizzando le proprie fila per cercare di bloccare il progetto di installazione di un nuovo impianto di telefonia mobile proprio ai piedi della Fortezza di Sarzanello, il simbolo di Sarzana.

Intanto il Comitato Sarzana che Botta ! al quale si sono rivolti i residenti della zona per chiedere un sostegno ha immediatamente allertato la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Genova per configurare la paradossale situazione che si sta creando: è accaduto nel quartiere di San Lazzaro che ha scoperto l’intenzione di posizionare un antennone in via Ghiarettolo e così adesso si è ripetuto anche in via Fortino sotto la Fortezza. Il Comitato ha chiesto un intervento della Soprintendenza e oggi la corrispondenza sarà oggetto dell’assemblea convocata dagli abitanti alle 18 alla Fortezza alla quale parteciperanno anche i rappresentanti dei quartieri di Nave e Sarzanello. "Il Comune di Sarzana – ha scritto Roberta Mosti del Comitato alla Soprintendenza – ha autorizzato l’installazione di un palo di 21 metri per stazione radio base da costruirsi sul crinale della collina di Sarzanello. Il cantiere è in fase di installazione e a breve potrebbero iniziare le opere. Si evidenzia una carenza istruttoria relativa all’impatto visivo dell’infrastruttura e dalla documentazione non essendo apposto il vincolo paesaggistico sulla collina, al proponente in fase istruttoria non sono state sollevate perplessità o richieste di approfondimento sulla natura dell’impatto che tale impianto avrà sul paesaggio circostante e sulla visuale di insieme. Gli unici vincoli esistenti e riconosciuti gravano sulla Fortezza, sul manufatto emergente del Fortino e sull’area boscata limitrofa al sito di installazione".

Se l’operazione dovesse andare in porto si potrebbe aprire uno scenario clamoroso che vedrebbe impiantare sulla collina ripetitori e antenne. I residenti dopo un primo incontro esplorativo per tastare il polso alla situazione hanno allargato il coro di protesta proprio per tentare di stoppare un piano che ad oggi non ha visto nessuna posizione ufficiale dell’amministrazione comunale ma soltanto le proteste dei partiti politici. Oggi la prima uscita ufficiale per capire come muoversi e organizzare, nei prossimi giorni, altri sit-in informativi. Tra le proposte anche quella di mettere in scena una lunga fiaccolata lungo strada panoramica per evidenziare l’impatto che potrebbe avere, anche guardandola da lontano. Massimo Merluzzi