
Sono ben 757, secondo un’indagine dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, le specie estinte a partire dal XVI secolo a oggi a causa delle attività umane. Che fare per invertire la rotta e porre un argine alla perdita di un tesoro insostituibile? La risposta è contenuta nel libro "Animali, uomini e parchi" (Pandion edizioni), firmato da Giampiero Sammuri e Gianni Montesano, che sarà presentato venerdì alle 17.30 al Camec in piazza Battisti 1 alla Spezia. Una raccolta di riflessioni da chi è costantemente ‘sul campo’, che vogliono diventare soluzioni: parola di Sammuri, biologo e presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che illustrerà l’opera e i suoi contenuti dialogando con la presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi e il moderatore, il giornalista Renzo Raffaelli.
È proprio l’esperienza dell’autore, suddivisa in capitoli corredati da indicazioni sui tempi di lettura, a costituire un vademecum su diversi argomenti e situazioni, da lui vissute in prima persona al servizio delle aree protette e delle specie minacciate. Dalla Maremma alle altre latitudini, fra foche monache, falchi pescatori, orsi, lupi, cinghiali, insetti impollinatori, farfalle, ma anche attraverso ciò che ruota loro intorno: in primis, l’agricoltura, il turismo dei parchi, gli ambientalisti e gli animalisti che lottano a sostegno di questi tesori naturali e della loro conservazione .Un confronto che toccherà anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre, per un faccia a faccia fra aree vicine e meritevoli di esser prese da esempio e riferimento. Sammuri è biologo, specialista in amministrazione pubblica, esperto di aree protette, autore di oltre 30 pubblicazioni in campo zoologico e ambientale e di piani faunistici, consulente in piani di controllo della fauna selvatica, impegnato in attività didattiche e di formazione in biologia, conservazione della biodiversità e gestione delle aree protette.
C.T.