Ameglia, l’imperativo arancione è vincere Centrosinistra alla conta su Santo Stefano

Nella roccaforte totiana, Galazzo e Manzi pronti a strappare la poltrona al centrodestra. Sisti forte del consenso di grillini e Italia Viva

Migration

Da Ameglia è partito il progetto arancione che ha poi portato a colorare gran parte della Liguria arrivando a conquistare anche roccaforti da sempre inespugnabili come Sarzana. Il piccolo Comune della Val di Magra è diventato il punto di riferimento del centrodestra provinciale e la casa delle grandi strategie politiche che hanno avuto nel governatore Giovanni Toti e nell’assessore Giacomo Raul Giampedrone i registi oltre che ‘padroni’ di casa essendo entrambi residenti nel territorio.

Insomma, il quartier generale di Cambiamo, che ha coinvolto anche Lega, Fratelli d’Italia e Udc, inevitabilmente è guardato con grandissima attenzione perché come ogni squadra campione in carica non soltanto deve vincere ma anche convincere. Per questo i numeri saranno particolarmente importanti. Il centrodestra ha scelto Mauro Ciri, da anni fuori dai giochi politici, puntando sulla sua esperienza e capacità di tirare a lucido una squadra apparsa stanca dopo un lungo mandato. E così il candidato ha incassato il via libera dalla coalizione. La sfida non è semplice, almeno non tanto quanto si poteva ipotizzare fino a quale mese fa. Il centrosinistra si è affidato a Umberto Galazzo, dieci anni sindaco, al quale la contesa non ha certamente fatto tremare le gambe al momento di affrontarla di petto. A sorpresa si è lanciato Mauro Manzi, rappresentante civico, che strada facendo sembra conquistare consensi.

A Santo Stefano il progetto di unire il centrodestra è fallito mentre la sindaca uscente Paola Sisti ha fatto da collante a quasi tutte le forze di sinistra, coinvolgendo nel progetto anche il M5S e ha tenuto a bada Italia Viva che alla fine è rimasta fuori dalla bagarre assicurando sostegno. Una parte dell’opposizione uscente ha indicato la continuità di lavoro del giovane Alberto Monticelli sostenuto da Popolari e Forza Italia, l’altra ha scelto la novità incarnata da Emanuele Cucchi incassando la fiducia della squadra al completo: Cambiamo, Lega, Fratelli d’Italia e Udc. Lista puramente civica quella di Luciano Mondini che ha fatto leva sulle tante difficoltà ambientali del territorio mentre è tornato in campo il Partito Comunista affidandosi a Pierpaolo Venturini.

Massimo Merluzzi