Alloggi Erp, via alle ristrutturazioni Venti milioni per il recupero edilizio

Presentato il progetto di Arte, Regione e Comuni. "Risposte alle famiglie puntanto su ambiente ed ecologia"

Alloggi Erp, via alle ristrutturazioni  Venti milioni per il recupero edilizio

Alloggi Erp, via alle ristrutturazioni Venti milioni per il recupero edilizio

di Vimal Carlo Gabbiani

Venti milioni di euro. Il piano straordinario di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica in provincia della Spezia assume caratteri ciclopici, per rispondere a una domanda di alloggi sempre crescente. Gli interventi più corposi saranno quelli del capoluogo, con la riqualificazione di 143 abitazioni, attualmente tutte sfitte, ma il programma dei lavori (frutto della collaborazione tra Arte, Regione Liguria e comuni) interesserà anche la Val di Magra (Sarzana, Santo Stefano, Arcola e Luni), la Val di Vara (Bolano), la riviera (Bonassola e Levanto) e il golfo (Lerici e Portovenere). "E’ un piano che ci consente di rimettere a disposizione di quella fascia di cittadini in maggiore difficoltà quasi 300 alloggi – sottolinea il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – un risultato davvero senza precedenti". Il covid prima e la crisi economica poi, hanno evidenziato in maniera plastica quanto la questione della casa abbia a che fare con un diritto fondamentale, primario, che afferisce alla dignità della persona.

Un problema che non riguarda solo gli ultimi - chi l’abitazione non la ha o fatica a conservarla - ma che tocca da vicino anche tutte quelle famiglie che, pur avendo un reddito medio, nell’ultimo biennio sono scivolate verso una dimensione di povertà. Perdita del lavoro, chiusura di un’attività, folle rialzo del tasso del mutuo sono tutti fattori che hanno minato alla base la serenità di tanti cittadini. L’inflazione e la perdita del potere d’acquisto hanno dato il colpo di grazia, e in molti arrancano, traccheggiano, faticano enormemente a far quadrare il bilancio mensile. Le vacanze sono un pallido ricordo, così come le cene al ristorante, e anche gli spostamenti in auto sono limitati al massimo, per ridurre al minimo le soste alla pompa di benzina. La casa si difende con le unghie e con i denti, al costo di grandi rinunce e sacrifici, ma se la retta del mutuo - le banche sono solitamente interlocutori che non hanno nel cuore tenero la loro miglior dote - o dell’affitto diventano insormontabili, si è costretti ad alzare bandiera bianca.

"I nuovi alloggi – spiega l’assessore regionale all’edilizia e alle politiche abitative Marco Scajola - saranno assegnati agli inquilini Erp che sono nelle graduatorie dei rispettivi comuni, e lo stesso succederà per gli alloggi Ers, destinate a famiglie con una discreta fascia di reddito ma che hanno avuto un impoverimento post covid e necessitano anche loro di assistenza".

Un lavoro di rammendo e di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini, che aiuterà anche il grande piano di transizione ambientale ed ecologica a cui lavora l’intero paese. "I criteri di efficientamento energetico a cui è ispirata la ratio degli interventi previsti sugli edifici – sottolinea il primo cittadino – sono stringenti. Maggior sostenibilità e miglior comfort abitativo sono due aspetti che possono e devono coesistere". Meglio tardi che mai, commenta il segretario spezzino del Sunia Cristiano Ruggia, che solleva la questione dell’accesso alle nuove case popolari. "Arte tarda a pubblicare la graduatoria forse perché, avendo voluto introdurre l’obbligo della residenza ultraquinquennale sul territorio per accedere al bando, su di essa penda la spada di Damocle dell’incostituzionalità".