Matteo Marcello
Cronaca

Esplode la conduttura, mezza città senz’acqua

L’episodio ieri mattina all’alba lungo il controviale Amendola: enormi disagi. Strada chiusa per gran parte della giornata, intervengono le autobotti di Acam. Poco più di un anno fa si era verificato un guasto analogo sulla stessa tubazione

Viale Amendola è rimasta chiusa al traffico fino alle 13.30

Viale Amendola è rimasta chiusa al traffico fino alle 13.30

La Spezia, 3 febbraio 2025 – Una delle principali arterie del traffico cittadino chiusa per tutta la mattinata, ma soprattutto migliaia di famiglie, attività commerciali e interi quartieri senza acqua. Un’ordinaria domenica di disagi, quella passata ieri da moltissimi spezzini. Per la seconda volta nell’arco di poco più di un anno, scoppiano le tubature che scorrono sotto il controviale di viale Amendola, creando difficoltà enormi a gran parte della città. L’episodio è avvenuto all’alba, attorno alle 5.30, quando all’altezza dell’ex palazzina delle associazioni d’arma, l’acqua ha cominciato a sgorgare rigogliosa dall’asfalto. In poco tempo la strada è stata allagata, tanto che il comando di polizia municipale, anche a fronte di possibili cedimenti dell’asfalto dovuti all’azione dell’acqua, ne ha immediatamente disposto la chiusura, deviando tutto il traffico sulle strade secondarie. In poco tempo, tuttavia, i disagi non hanno riguardato solo la viabilità – seppur minore, dato il giorno festivo – ma soprattutto le famiglie e le attività commerciali, che hanno dovuto fare i conti con l’assenza di acqua dai propri rubinetti. Difficoltà, in questo senso, hanno riguardato non solo le aree limitrofe a viale Amendola, ma anche quelle di quartieri più distanti, come Pegazzano, Rebocco, buona parte del quartiere Umbertino, l’area di piazza Cavour e del centro storico. Disagi che si sono riverberati anche in quartieri più distanti dal centro, come Migliarina, Mazzetta e il Canaletto, dove fenomeni di bassa pressione hanno limitato l’erogazione d’acqua in abitazioni e attività commerciali per diverse ore della giornata di ieri.

Una situazione delicata che ha spinto il gestore del servizio idrico, Acam Acque, a inviare alcune autobotti nelle zone maggiormente interessate dai disagi, così da facilitare un approvvigionamento dell’acqua alternativo da parte delle famiglie rimaste senza acqua. L’episodio ha ovviamente visto l’immediato intervento dei tecnici di Acam Acque e degli operai della squadra reperibile del Comune della Spezia, che per tutta la giornata di ieri hanno seguito da vicino le operazioni di scavo e di sostituzione della condotta ’esplosa’. Operazioni, queste ultime, che hanno richiesto anche l’intervento di un carro attrezzi per spostare di qualche decina di metri le auto parcheggiate nell’area interessata dai lavori. Attorno alle 13.30, la viabilità è tornata alla normalità, per effetto della riapertura al traffico di viale Amendola, mentre i lavori si sono protratti fino alla serata. Di certo, già poco più di un anno fa gli spezzini residenti lungo viale Amendola ricorderanno un episodio analogo, avvenuto sulla stessa condotta ma a poche decine di metri di distanza dal punto in cui sono ’esplose’ ieri.

Una tubazione tra le principali della città per numero di utenze servite,e che ripropone con forza il tema della vetustà delle condotte idriche spezzine, che comporta una percentuale di dispersione dell’acqua tra le più alte del nord Italia. E proprio i costi per la sostituzione delle vecchie condotte nei mesi scorsi sono finiti al centro delle polemiche di molti sindaci della provincia, nell’ambito del dibattito sull’aumento monstre previsto dal gestore del ciclo delle acque sulle bollette dei prossimi sei anni (poi contenuto dal Consiglio provinciale). Molti sindaci erano concordi nel ritenere che i costi sostenuti dall’azienda per la sostituzione delle condotte usurate non doveva ricadere sulle famiglie e sulle imprese, sottoforma di maggiorazione sulle bollette.