"Agricoltura bio contro i parassiti". E ventimila bottiglie per Buranco

A Monterosso, l'agriturismo Buranco presenta con orgoglio i vini della vendemmia 2023, frutto di una stagione sfidante ma ricca di successi grazie alla cura e alla passione per il territorio.

"Agricoltura bio contro i parassiti". E ventimila bottiglie per Buranco

"Agricoltura bio contro i parassiti". E ventimila bottiglie per Buranco

Il clima, le malattie, il territorio. Tutte variabili da considerare quando si produce il vino. Ed è per questo che, alle Cinque Terre, la soddisfazione è ancora più grande, quando si arriva in fondo e si imbottiglia. Con orgoglio legittimo, quindi, Luigi Grillo dell’agriturismo Buranco di Monterosso, ha presentato ieri i vini della sua produzione per la stagione: il Bianco Cinque Terre Doc vendemmia 2023, il Bianco Magioa Cinque Terre vendemmia 2022, poi il Rosso Cabernet Sirah e lo Sciacchetrà, entrambi vendemmia 2020. "L’annata 2023 – spiega Gabriele Gadenz, consulente vitivinicolo, che segue l’azienda dal 2017 – ha avuto una primavera molto piovosa, con problemi nella gestione delle malattie, in particolare la peronospora, da seguire con interventi a maggio e giugno. Qui siamo riusciti a salvarci utilizzando i trattamenti consentiti in agricoltura biologica". Poi, però, in estate qualcosa è cambiato. "Da metà giugno il tempo si è rimesso a posto, ha smesso di piovere e un’estate calda ha garantito la vendemmia e una buona maturazione. Abbiamo raccolto più tardi del solito, dal 20 settembre, attendendo il raggiungimento del livello ottimale. Un totale di 20mila bottiglie". Il lavoro di Buranco è soprattutto con uve bianche. "Vermentino, Albarola e Bosco, tipico delle Cinque Terre. Due i vini: un doc Cinque Terre ‘base’, più semplice, e il Magioa, prodotto di punta che è ottenuto dagli stessi vitigni, facendo una macerazione sulle bucce per due giorni. Poi con uva Cabernet e Sirah il rosso: raccogliamo queste due varietà e le vinifichiamo separatamente, per poi assemblare in un secondo momento. Infine lo Sciacchetrà, il re del territorio". Tre ettari di viti, più di 300 olivi, tanti alberi di limoni che vantano alte concentrazioni di oli essenziali, le arnie per produrre il miele. Questo è Buranco, che sta allargando i suoi confini, recuperando terre incolte e rappresenta un esempio virtuoso, per il settore vitivinicolo del territorio e non solo.

Marco Magi