REDAZIONE LA SPEZIA

Accoltella il rivale in amore. Il tributarista patteggia

Il pm accoglie l’istanza: pena di quattro anni e mezzo e maxi risarcimento. L’uomo era indagato per il tentato omicidio ai danni di un noto architetto.

Il giudice Marinella Acerbi

Il giudice Marinella Acerbi

La ratifica dell’accordo arriverà in primavera, contestualmente alla verifica degli obblighi relativi al maxi risarcimento a favore della vittima. Va verso il patteggiamento la vicenda della lite per amore finita a coltellate, che ha visto protagonisti due noti professionisti della città. Il 59enne tributarista spezzino, indagato per il tentato omicidio di un architetto di 51 anni, assistito dall’avvocato Silvia Rossi ha deciso di patteggiare la pena. Ieri, davanti al gip del tribunale spezzino Marinella Acerbi, il deposito della richiesta, che ha trovato da subito il consenso del sostituto procuratore Giacomo Gustavino. Procura e difesa hanno trovato l’accordo per una condanna a 4 anni e mezzo, oltre al pagamento, da parte del tributarista a favore dell’architetto, di un risarcimento di diverse decine di migliaia di euro. Circostanza, quest’ultima, che ha portato il gip a concedere un rinvio (su richiesta della difesa) fino alla prossima primavera, così da concedere alcuni mesi all’indagato per sistemare ogni pendenza relativa al risarcimento. L’indagato nei mesi scorsi era finito anche ai domiciliari, e nel corso dell’interrogatorio di garanzia si era detto distrutto e pentito per il gesto compiuto. La vicenda era avvenuta pochissimi mesi fa, in una notte di inizio settembre, e affonderebbe le sue radici in una questione sentimentale che avrebbe visto i due professionisti spezzini invaghiti della stessa donna, una giovane trentenne.

Al culmine della lite, il 59enne avrebbe colpito il rivale in amore 51enne con una coltellata all’addome, inferta con un coltello a serramanico. L’episodio era avvenuto nei pressi di un locale del centro cittadino, con l’architetto – assistito legalmente dall’avvocato Stefano De Ferrari – che a causa delle gravi ferite riportate era stato trasportato d’urgenza al Sant’Andrea e immediatamente operato. Qualche settimana dopo, le prime risultanze delle indagini degli investigatori della Squadra mobile della polizia hanno permesso di ricostruire il quadro dell’episodio, con la Procura della Spezia che aveva chiesto e ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’aggressore. Ieri, la vicenda ha preso la via del patteggiamento, con la richiesta presentata dalla difesa dell’indagato che è stata accolta favorevolmente dalla Procura spezzina e ora attende solo la ratifica da parte del giudice per le indagini preliminari.

Matteo Marcello