Grandi manovre ieri nella rada interna del golfo per il recupero della lancia da lavoro dei muscolai Eugenio e Alberto Borio (padre e figlio) affondata nella prima mattinata del 14 marzo scorso a causa della burrasca da scirocco. Loro, come si ricorderà, si erano salvati trasbordando sull’unità che avevano a rimorchio durante la navigazione verso i vivai dove avrebbero dovuto ’varare’ le reste (appena giunte via terra dall’Adriatico) imbarcate alla darsena Pagliari. L’unità e il carico giacevano su un fondale di circa 9 metri a mezzo miglio al traverso di Porto Lotti, il punto in cui è avvenuto l’inabissamento per effetto di una bomba di vento che aveva alzato le onde corte di un metro d’altezza; i ’riccioli’, in pochi secondi, avevano riempito la barca, complice il bordo libero ridotto a motivo del peso dei molluschi trasportati: 23 quintali.
Da lì barca è stata recuperata grazie ad una laboriosa operazione condotta dal team - subacqueo e di superficie - della Submariner: il sommozzatore Sonny Milani e i colleghi Simone Maneri e Ivan Montaldo. L’equipaggio di una vedetta della Guardia Costiera ha vigilato; il timore di sversamenti di gasolio si è dissolto alla vista della lancia che con la spinta di 4 palloni da 2000 chili ognuno (gonfiati sul fondo) è tornata in superficie grazie all’azione combinata: effetto-mongolfera e risalita guidata da un pontone con la gru, previa imbragatura.
Si è trattato dell’epilogo di un grande lavoro iniziato nei giorni precedenti: le ricerche sull’unità sul fondo grazie ad uno peschereccio della famiglia Viviani e ai rilievi strumentali effettuati dalla Colmar, azienda specializzata nel campo delle tecnologie subacquee d’avanguardia.
"Nello sconforto per l’incidente, la solidarietà e l’adoperarsi degli amici sono stati di grande aiuto: voglio ringraziare tutti" dice l’armatore (e presidente della Coop Mitilicoltori spezzini) Eugenio Borio affidando ora la barca – trainata alle Grazie dalla lancia di Paolo Varrella – alle cure del motorista Walter Lavagnini. Nulla da fare per il carico che doveva rimpiazzare i vuoti aperti dagli assalti delle orate: la semenza sul fondo in parte è andata è perduta e in parte è stata motivo di banchetto per i pesci.
Corrado Ricci