Cuore Spezia, a Torino arriva un punto d'oro

La squadra di Italiano, in inferiorità numerica per l'espulsione di Vignali dopo appena otto minuti, limita il Torino, sfiora il gol e rischia solo nel finale con il palo colpito da Ansaldi

La soddisfazione degli aquilotti a fine gara (Frascatore)

La soddisfazione degli aquilotti a fine gara (Frascatore)

La Spezia, 16 gennaio 2021 – È un punto eroico quello che lo Spezia strappa a Torino. Le Aquile, in dieci dopo appena otto minuti, subiscono pochissimo, sfiorano la rete e rischiano solo nel recupero con il palo colpito da Ansaldi. Lo 0-0 maturato al ‘Grande Torino’ permette allo Spezia non solo di allungare a tre partite la striscia di risultati positivi, ma anche di mantenere a debita distanza proprio il Torino, terzultimo a cinque lunghezze da Terzi e compagni.

Sono due le novità di mister Italiano per la trasferta piemontese: un centrocampo formato baby, con Maggiore e Pobega assieme ad Agoumé, mentre in avanti è Piccoli, come da copione, a raccogliere la pesante eredità di Nzola, fuori per infortunio. Lo Spezia parte meglio, ma dopo appena sette minuti di gioco è già un’altra partita: bruttissima l’entrata di Vignali ai danni di Murru, l’arbitro Fabbri prima ammonisce il terzino, poi, richiamato dal Var, dopo l'on field review cambia il colore del cartellino e lo manda sotto la doccia. Italiano ridisegna subito la squadra, adatta Maggiore terzino destro, fa scalare Gyasi sulla linea mediana e disegna un attacco a due punte con Piccoli e Farias.

Il primo tiro della partita è proprio dello Spezia, in ripartenza, con Pobega che da fuori area col mancino calcia a lato del palo sinistro di Sirigu, ma il Torino col passare dei minuti conquista campo, e così il tecnico siciliano è costretto alla prima sostituzione, al 20’: il sacrificato è Farias, dentro Estevez per dare sostanza alla mediana delle Aquile, con Gyasi che torna ad agire in avanti. L’inferiorità numerica degli aquilotti non si nota, tanto è quadrata la formazione bianca, abile a chiudere tutti gli spazi e le linee di passaggio, con il Torino che fatica a presentarsi anche solo al limite d’area. E così, la prima vera occasione capita sui piedi delle Aquile, al 34’: prima Gyasi sfugge a Izzo e col mancino impegna Sirigu, poi sugli sviluppi è Piccoli col destro a chiamare il portiere granata alla deviazione in angolo.

Nella ripresa, Giampaolo cambia due uomini e modulo, passando al 4-3-1-2 con l’ingresso di Zaza, ma il risultato è il medesimo, perché il Toro fa parecchia fatica e l’unica occasione in avvio, al 7’, è un retropassaggio corto di Gyasi che per poco non lancia Belotti, con Provedel bravo ad abbandonare l‘area per anticipare l’attaccante della Nazionale. A metà ripresa è ancora lo Spezia a collezionare le occasioni migliori, al 20’ quando Pobega recupera palla e innesca Marchizza, il cui mancino appena dentro l’area si perde sopra la traversa, e al 29’, con Lyanco che sul cross basso di Gyasi anticipa di un nulla Piccoli. Finale da cuori forti, con il Toro che prova l’arrembaggio e la buona sorte che per una volta veste la maglia delle Aquile e non regala beffe: al 45’ il diagonale mancino di Ansaldi sbatte sul palo sinistro della porta di Provedel, al 48’ lo stesso portiere aquilotto blocca il colpo di testa di Belotti. Finisce con un pari che vale oro per lo Spezia, ora atteso dal doppio confronto con la Roma, sempre all’Olimpico: martedì 19 per gli ottavi di Coppa Italia, sabato 23 per l’ultima giornata del girone di andata. Una doppia sfida per la quale mister Italiano potrà contare anche su Galabinov, ieri tornato in campo dal 42’ della ripresa dopo l’infortunio patito il 4 ottobre contro il Milan alla terza giornata, e uno stop lungo oltre tre mesi. Il tabellino

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo (1’ st Zaza), Bremer, Buongiorno (1’ st Lyanco); Singo, Lukic, Segre, Linetty, Murru (27’ st Ansaldi); Verdi (31’ st Gojak), Belotti. A disposizione Ujkani, Rosati, Milinkovic-Savic, Baselli, Rodriguez, Edera, Nkoulou. Allenatore Giampaolo. SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Terzi, Chabot, Marchizza (36’ st Ramos); Maggiore (42’ st Erlic), Agoumè, Pobega (42’ st Deiola); Gyasi, Piccoli (42’ st Galabinov), Farias (20’ pt Estevez). A disposizione Krapikas, Saponara, Verde, Ismajli, Dell’Orco, Agudelo, Leo Sena. Allenatore Italiano Arbitro: Fabbri di Ravenna (assistenti Giallatini di Roma2 e Di Iorio di Verbano Cusio Ossola; quarto ufficiale Ghersini di Genova. Var: Banti di Livorno. Avar: Bindoni di Venezia) Note: espulso all’8’ pt Vignali per gioco scorretto. Ammoniti Buongiorno, Lyanco, Linetty, Pobega, Verde, Marchizza, Gyasi. Angoli 6-2 per il Torino. Recuperi: 2’ pt e 4’ st