Olio, c’è ottimismo in Maremma. "Si stima un 15% in più. E la qualità è ottima"

Coldiretti interviene sull’attività di raccolta, che è appena iniziata. Castelli: "Nel complesso sarà una campagna in ripresa ma le piogge e il caldo torrido hanno messo a dura prova le piante"

Raccolta di olive

Raccolta di olive

Grosseto, 4 ottobre 2023 – Frantoi aperti e la campagna olivicola può partire in Maremma. Sono migliori delle aspettative le previsione per la imminente raccolta delle olive in provincia di Grosseto.

La Maremma, se pur a macchia di leopardo, porterà a frangere tra il 10% ed il 15% in più di olive rispetto alla passata stagione in controtendenza con lo scenario regionale dove si prevede invece una contrazione del 20% a causa delle piogge di maggio che hanno bloccato l’impollinazione.

A dirlo è Coldiretti Grosseto alla vigilia dell’inizio della campagna olivicola che vedrà impegnate, in maremma, due terzi delle nove mila aziende agricole attive a livello provinciale.

"Ma non è stata un’annata facile nemmeno per l’olivicoltura della nostra maremma. C’è una grande variabilità da area ad area ma nel complesso, per la nostra provincia, sarà una campagna in ripresa – premette Simone Castelli, presidente Coldiretti Grosseto –. Il caldo torrido e lo stress idrico, alcune grandinate ad agosto e le tante anomalie climatiche di questa complicata stagione hanno messo a dura prova le piante e gli olivicoltori. Ci sarà molta qualità a fronte di rese inferiori e prevedibili. Tutto questo in un quadro di grandissima flessibilità produttiva da parte dei principali competitor come Spagna, Tunisia e Grecia dove la riduzione è molto più marcata e destinata quindi ad avere ripercussioni sui prezzi su larga scala".

La Maremma è una delle principali province toscane a vocazione con circa 20 mila ettari di oliveti in produzione, in crescita anche grazie al recupero di piante abbandonate o a nuovi impianti. Altalenante la produzione di olio con una media, negli ultimi quattro anni, di circa 20 mila quintali diretti, in gran parte, verso il percorso della certificazione Toscano Igp e verso i mercati stranieri in particolare Stati Uniti.

«L’attuale produzione di olio extravergine di qualità non riesce a soddisfare una domanda crescente anche in ragione della ricerca, da parte dei consumatori, di uno stile di vita alimentare orientato sempre di più verso prodotti e cibi più salutari e naturali che si identificano con la Dieta Mediterranea. – aggiunge il presidente Castelli – Nel futuro vedo una crescita del settore che, con l’aiuto della tecnologia e di nuovi investimenti sulle infrastrutture irrigue, potrà vincere la sfida all’adattamento al clima e aumentare la sua produttività. Ci sono buone prospettive".

Aperto anche il frantoio Olma, uno dei più grandi della provincia di Grosseto, una cooperativa che conta centinaia di produttori olivicoli in Maremma. "Abbiamo aperto le nostre linee di frangitura - ha detto il presidente di Olma, Fabrizio Filippi - Sarà a pieno regima in una settimana. Le prime moliture hanno già evidenziato un’ottima qualità del prodotto finale. Ci aspettiamo un incremento. Lo scorso anno abbiamo lavorato 41 mila quintali di olive. Puntiamo a superare 50 mila. C’è ottimismo".