’Vita disumana . Così il destino ha voluto per me’

Paola Martinozzi, farmacista di Follonica, rimane tetraplegica dopo una sparatoria nel 2018. Nonostante la tragedia, mantiene gentilezza e forza, chiedendo giustizia e verità. La sua storia tocca il cuore di tutti.

’Vita disumana . Così il destino ha voluto per me’

’Vita disumana . Così il destino ha voluto per me’

"Sono passati 6 anni da quando è stata interrotta la prima vita di Paola Martinozzi". Esordisce così la giornalista radiofonica Maria Antonietta Farina Coscioni, che nella sua rubrica "La Nuda Verità" su Radio Radicale, andata in onda domenica scorsa, ha raccontato la vicenda della farmacista follonichese rimasta coinvolta nella sparatoria avvenuta nel 2018 nella cittadina del Golfo. La vita di Paola da quel 13 aprile è cambiata ed è costretta su una sedia a rotelle. Lei stava andando a lavorare nella farmacia di famiglia quando in via Matteotti, all’altezza dell’hotel Stella, è stata raggiunta da alcuni proiettili, colpita per caso dal fuoco di Raffaele Papa. I colpevoli sono stati condannati e la tetraplegia non ha scalfito la sua gentilezza, la sua forza, come ha raccontato anche Radio Radicale. Ma "sono anni che il mio corpo è immobilizzato e lo sarà per sempre. La mia mente cerca la vita, la felicità e in una parola soltanto la giustizia e la verità per l’umanità intera visto che il destino ha deciso per me una vita disumana. Io vi amo perché oggi siete il mio regalo più grande, il respiro del mio cuore, il sorriso di crederci ancora in questa vita che mi ha portato via. Vi porterò sempre nel cuore". Questo il messaggio che Paola Martinozzi ha riservato alla trasmissione, per la prima volta dopo quel drammatico episodio. Aveva 55 anni nel 2018, oggi ne ha 61. Un prima e un dopo, per una libertà che le è stata sottratta per un gravissimo episodio. Il messaggio è arrivato a radio Radicale grazie a Iva Boldrini, una amica cara a Paola Martinozzi che ricorda che è sempre la stessa persona, con la mente vivace e libera e un cuore grande e un sorriso per tutti, nonostante la sua grande sofferenza fisica e morale.