REDAZIONE GROSSETO

"Virgo Fidelis", l’Arma in festa ricordando la battaglia di Culqualber

La ricorrenza della patrona è domani, insieme a quella della "Giornata dell’orfano". Ieri la messa in Duomo celebrata dal vescovo

E’ domani la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, nonché dell’80° anniversario della "Battaglia di Culqualber" e la "Giornata dell’orfano", ma icarabinieri di Grosseto l’hanno celebrata ieri. Quest’anno, a differenza degli ultimi due trascorsi, l’Arma della provincia, guidata dal comandante provinciale Giuseppe Adinolfi, è tornata a celebrare l’importante appuntamento, a cui è stato per due anni necessario rinunciare, se non altro nelle forme della partecipazione collettiva, a causa delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento pandemico. Ieri il vescovo Giovanni Roncari, ha officiato la Messa all’interno del Duomo di Grosseto, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della provincia, nonché di molti carabinieri in servizio ed in congedo, loro familiari ed amici. Il titolo di "Virgo Fidelis", esprime pienamente il significato della vita di Maria e della sua missione di madre e di corredentrice del genere umano affidatale da Dio, e per l’Arma dei Carabinieri, la scelta della Madonna "Virgo Fidelis", come patrona, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dei Carabinieri che hanno per motto: "Nei secoli fedele". La festa ricorderà la battaglia di Culqualber, nel 1941, in Africa Orientale, le truppe italiane si erano arroccate su posizioni difensive nella zona di Gondar, la cui difesa ebbe la più cruenta espressione nella resistenza del caposaldo di Culqualber, che comprendeva la sella omonima, costituita da una serie di alture ad andamento irregolare. Alle operazioni partecipò il 1° Battaglione Carabinieri Mobilitato, che contribuì in maniera rilevante a tenere la posizione, fino al 21 novembre successivo. Nella difesa si distinsero i carabinieri, che fino alla fine opposero strenua resistenza: quasi tutti, infatti, caddero sul campo di battaglia.