Grosseto, violenza sessuale e poi una rissa

Almeno due dei tre responsabili dello strupro avrebbero partecipato alla scazzottata, ferendo un ragazzo

Continuano le indagini da parte della Polizia per fare luce sulla vicenda

Continuano le indagini da parte della Polizia per fare luce sulla vicenda

Grosseto, 4 luglio 2020 - Si stringe il cerchio nell’inchiesta per violenza sessuale nei confronti della quindicenne di Grosseto, che ha raccontato di essere stata abusata da tre coetanei nel bagno di un appartamento a Marina. Le indagini della Polizia, coordinate dalla Procura dei Minori di Firenze, stanno andando avanti spedite. E, ora dopo ora, si arricchiscono di altri elementi utili a ricostruire quello che è accaduto ormai una settimana fa in quell’appartamento. I tre ragazzini di 16 anni (due sarebbero di origine straniera ma vivono nel capoluogo da anni) su cui la Procura ha messo gli occhi, in questi giorno sono stati ascoltati dagli agenti e hanno dato la loro versione dei fatti. L’avviso di garanzia emesso nei loro confronti racconta di un’accusa molto grave: violenza sessuale di gruppo. In Questura a Grosseto è stata chiamata anche la ragazzina di 15 anni che ha avuto più di un colloquio con i poliziotti intenti a ricostruire su delega del procuratore Antonio Sangermano la vicenda. I tre ragazzi, che lei conosceva, l’hanno seguita e subito dopo hanno manifestato le loro intenzioni. In due sono entrati nel bagno, gli hanno chiuso la bocca con una mano, pare anche minacciandola, e hanno abusato di lei. Pare anche che sia stata seviziata con degli oggetti che si trovavano lì. Il terzo è rimasto sulla porta per controllare che non arrivasse nessuno. Non è ancora chiaro, per il momento, se anche lui abbia abusato sessualmente della ragazzina. Pare anche che la scena raccapricciante sia stata ripresa con uno smartphone e che esista un video che poi sarebbe stato fatto girare sui social, soprattutto su Whatsapp, ma rimosso poco dopo.

La ragazzina, dopo quei terribili momenti, è tornata a casa ma non ha detto niente ai suoi genitori. Solo dopo un paio di giorni si è confidata con il padre che ha denunciato il tutto alla Polizia. Ma c’è di più. Pare infatti ormai accertato che almeno due dei tre che sono accusati di aver molestato pesantemente la loro coetanea alla fine della festa, abbiano concluso la loro serata con altri atti difficili da capire. La rissa scatenata infatti con un gruppo di ragazzini provenienti da Arezzo riporta infatti alle cronache la presenza di quei due. Che si sarebbero scagliati sul almeno tre persone tra cui uno è rimasto ferito in modo abbastanza serio. E’ stato questo ragazzo (anche lui poco più che adolescente) ad aver raccontato di essere stato colpito al volto da un violentissimo pugno sferrato da uno dei tre. Pugno che gli è costato un’operazione a Siena per farsi ridurre la frattura alla mandibola.

Inoltre i tre non erano soli. Pare infatti che insieme a loro ci fossero altri ragazzini, sempre della stessa compagnia, rimasti però estranei ai fatti. Da valutare infine un ultima cosa: se gli atti vandalici negli stabilimenti balneari commessi tra la violenza sessuale e la rissa (gli orari coincidono, hanno detto i carabinieri) siano stati fatti dalle stesse mani. Circostanze che, se venissero provate, sarebbero da considerarsi un’ulteriore aggravante.  

Matteo Alfieri