I volontari che "difendono" il Fratino insieme alla Guardia Costiera
Grosseto, 17 aprile 2022 - Il Fratino (Charadrius alexandrinus) torna a nidificare sulle spiagge della Maremma. La scoperta è di qualche giorno fa ad opera dei volontari delle associazioni "Pro Natura" e "Maremma Pro Natura". L’uccellino è un limicolo caradriforme di piccole dimensioni (lunghezza 15-17 centimetri) con piumaggio particolarmente mimetico adatto gli ambienti sabbiosi che frequenta ed è l’emblema della spiaggia anche se, purtroppo, è a rischio estinzione. I nidi sono stati trovati e messi in sicurezza dai volontari di Maremma Pro Natura che quotidianamente monitorano le spiagge per salvaguardare la specie che negli ultimi anni è drasticamente in declino.
«I nidi sono pressoché invisibili e molto sensibili a ciò che capita intorno – dicono i volontari – perciò chiediamo gentilmente la collaborazione di tutte le persone frequentanti le spiagge nel tenere i cani al guinzaglio, come da legge per tutto l’anno e non avvicinarsi troppo alle recinzioni ma osservare da distanza di sicurezza...anche per evitare una sanzione amministrativa o penale". Due uova sono state trovate e vengono sorvegliati dall’associazione Maremma Pro Natura OdV mentre un nido è controllato dal centro ornitologico Toscano Cot in attesa della schiusa e dell’ottima riuscita anche per questa stagione riproduttiva."Avere questa specie nelle nostre spiagge grossetane – ricordano i volontari è motivo di vanto e significa che i nostri ambienti sono ancora per lo più puri e accoglienti".
Con l’inizio della bella stagione il Parco della Maremma ha dedicato una giornata alla pulizia delle spiagge di Marina di Alberese-Collelungo e al tratto Principina a mare fino a Bocca d’Ombrone, dove si erano riversate diverse tipologie di rifiuti a seguito delle mareggiate e dell’incuria di alcuni visitatori. A Marina di Alberese, uno dei luoghi preferiti dal Fratino, si è proceduto alla pulizia, rigorosamente manuale, della spiaggia, che è stata fatta dai volontari, dal Cot e dagli Amici del Parco che hanno raccolto rifiuti, anche ingombranti, presenti sull’arenile e alla foce dell’Ombrone.