
Il funerale di Luigi Ambrosio (foto Aprili)
Grosseto, 19 settembre 2021 - Un cuore biancorosso sulla bara. La maglia biancorossa con il numero 11 e le note di "Peace piece" di Bill Evans alla fine delle esequie, che hanno accompagnato, con un lunghissimo applauso, l’addio di Luigi Ambrosio alla folla, più di un migliaio di persone che ieri pomeriggio hanno affollato il sagrato e la chiesa della Santa Famiglia per dargli l’ultimo saluto. Il 41enne se n’è andato tra gli applausi di tutte le persone che lo conoscevano e gli volevano bene. Amici, parenti, ex compagni di squadra, tifosi della Nord, allenatori, come Maurizio Fommei e Enzo Galli, che lo hanno visto crescere e segnare hanno ascoltato le note del pianoforte alla fine della messa, celebrata dal parroco don Desiderio, con gli occhi gonfi di lacrime, guardando la foto di quel ragazzo estroso ma a cui volevano bene tutti.
"Gesù dice ‘io vado a morire’ – ha detto il parroco nella sua omelia – e forse Luigi ha voluto che noi sentissimo il silenzio. Ci ha chiesto di amare di più. Oggi ha incontrato Cristo ed è proprio lui che ci dice che bisogna avere più fiducia nello sguardo di Dio". Alla fine della celebrazione, la lettura di uno scritto del titolare del Caffè Ricasoli, che raccontava la malattia e la sua vitai, che aveva scritto i primi giorni di febbraio, prima che la malattia prendesse nuovamente il sopravvento. Gli amici di sempre intanto hanno iniziato una sottoscrizione "Sofia Ambrosio in serie A" di fondi che andranno alla piccola figlia di Luigi Ambrosio. In poco meno di un giorno sono stati raccolti oltre tremila euro. Questo l’indirizzo per chi volesse contribuire: https://splitted.it/gigi-in-serie-a. Il suo corpo poi è stato portato a Sterpeto, dove nei prossimi giorni verrà cremato.