Uccisa da monopattino, fermate due donne

Individuate le responsabili che hanno investito Miriam Segato a Parigi e poi sono fuggite. Sono accusate di omicidio colposo aggravato

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Sono in attesa dell’interrogatorio di fronte al magistrato che avverrà nelle prossime ore. Ma di dubbi ce ne sarebbero pochi: le due presunte autrici dell’investimento che ha causato la morte di Miriam Segato, la trentunenne ragazza di Capalbio travolta da un monopattino elettrico mentre stava passeggiando insieme ad un’amica lungo la Senna a Parigi il 14 giugno scorso, sono state individuate.

Miriam Segato si trovava sulla Georges Pompidou, al Pont Au Charge lungo l’Île de la Cité. Le due presunti autrici dell’investimento sono state fermate ieri mattina nelle rispettive case di Noisy-le-Grand e Villiers-sur-Marne dopo una ricerca che era iniziata nei momenti immediatamente successivi all’investimento. Le due donne sono tuttora in custodia alla Stja, il corpo della Polizia francese che si occupa della gestione incidenti insieme alla Prefettura. Per tutta la giornata di ieri sono state interrogate e sono state effettuate anche perquisizioni nelle loro abitazioni. Secondo quanto si è appreso, inoltre, le due giovani donne responsabili dell’investimento con il monopattino elettrico sarebbero due infermiere di 25 anni. Attualmente in stato di fermo della polizia, "potrebbero restarci 48 ore prima di essere presentati al magistrato", ha scritto un giornale parigino che sta seguendo passo dopo passo questa vicenda. Le due venticinquenni dovranno adesso rispondere di omicidio colposo aggravato dalla fuga. Le due giovani donne, infatti, erano fuggite dopo aver investito la povera Miriam Segato a bordo strada. La Procura parigina, che sta portando avanti l’inchiesta, ritiene che le due donne abbiano investito fatalmente Miriam, mentre passeggiava con un’amica nel cuore di Parigi. L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte del 14 giugno, in un vicolo chiuso al traffico (è aperto solo quello pedonale) lungo la Senna, dove si erano radunate una cinquantina di persone. Miriam si era appena unita alle colleghe e stava chiacchierando con un’amica quando è stata violentemente investita da uno scooter elettrico sul quale viaggiavan due giovani donne, che poi – però – si erano date alla fuga.

Miriam Segato, che era nata a Roma ma aveva sempre abitato a Capalbio insieme alla famiglia prima di trasferirsi a Parigi, era poi morta due giorni dopo, il 16 di giugno, per le gravissime ferite riportate dopo l’incidente. Miriam fu trasportata in ospedale in condizioni molto gravi. I medici dissero subito alla famiglia, che fu avvertita del grave incidente, che le condizioni della loro figlia erano disperate. Ma non solo: i testimoni, come riporta la stampa francese, hanno anche detto che le due donne alla guida del monopattino sarebbero state ubriache al momento dell’investimento. L’incidente risale alla notte di lunedì 14. Miriam stava passeggiando con un’amica lungo la Senna vicino al Pont au Change, in una delle strade che un tempo erano percorse dalle auto e che la sindaca Anne Hidalgo ha chiuso al traffico, quando le due donne sul monopattino elettrico l’hanno travolta senza poi prestare soccorso.

L’incidente fu visto anche dagli agenti di pattuglia sulla Senna che soccorsero subito Miriam già in arresto cardiaco. I medici effettuarono un massaggio cardiaco che durò per circa mezz’ora, ma nonostante gli sforzi e il repentino trasporto in ospedale, la 31enne non è riuscita a salvarsi. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo aggravato dalla fuga.

Matteo Alfieri