
Paulo Vasco, direttore Golfo del Sole
Follonica, 13 giugno 2020 - «La stagione va male. Le prenotazioni sono crollate". Vasco Paulo, direttore del Golfo del Sole, il resort di proprietà della società svizzera Reka, non si nasconde. Il Villaggio svizzero riaprirà i battenti oggi, con due mesi di ritardo, a causa del Covid. Per luglio abbiamo perso 300 mila euro di prenotazioni. Questo dimostra che l’Italia non sa fare marketing – dice Paulo – comunicando che qui è tutto sotto controllo ma non lo fa. E così i clienti scappano. In Canton Ticino c’è il pieno di prenotazioni dal 20 giugno fino ad agosto. Tutta la Svizzera è piena di turisti. E questo perché il governo elvetico ha consigliato i connazionali di fare le vacanze in Svizzera perché l’Italia non ha dato informazioni esaurienti".
I clienti del Golfo del Sole sono, tradizionalmente, soprattutto stranieri. Ma quest’anno non ci sono. Le prenotazioni sono arrivate dall’Italia. "L’Italia ha una grande potenzialità turistica – prosegue Paulo –. Ma non sa fare marketing per promuovere la propria economia". È arrabbiato Vasco Paulo. "Nei prossimi giorni verrà qui la televisione svizzera Rsf per fare un reportage – spiega –. Noi facciamo quello che dovrebbe fare lo Stato italiano: promozione". "Non si capisce – prosegue Paulo – che chi viene nel nostro villaggio porta ricchezza a Follonica. I nostri ospiti cenano nei ristoranti e comprano nei negozi della città. Noi paghiamo le tasse in Italia". Paulo alla guida del resort è arrivato tre anni fa. Da allora la società Reka ha deciso di investire nella struttura quasi 8 milioni e mezzo di euro per rifare gli appartamenti e realizzare appartamenti deluxe e bungalows sul mare. La struttura a pieno regime ha un giro di affari di 8 milioni di euro che quest’anno, causa Covid, sarà inferiore. Vasco Paulo è critico anche con le opere fatte contro l’erosione costiera.
"Mi sono arrabbiato quando ho visto la spiaggia erosa dalle mareggiate. L’attrazione del nostro resort è la spiaggia. Come facciamo adesso? Il villaggio senza spiaggia è perso" si lamenta Paulo che non lesina critiche neppure all’amministrazione comunale. "Qui serve una maggiore cura e attenzione a spiagge e pinete – prosegue –. Gli investimenti che facciamo nella struttura sono un valore aggiunto per la città. Se nel nostro villaggio non ci sono turisti a risentirne è anche l’economia di Follonica". È un fiume in piena Paulo e punta il dito contro lo stato di manutenzione della città. Il riferimento non tanto velato è alle amministrazioni che hanno governato la città. "Ci sono buche dappertutto. Il turismo è vendere sogni. Chi viene in vacanza si aspetta di trovare un sogno. Qui trova solo un incubo".
"Si pagano tasse senza avere in cambio servizi adeguati" aggiunge Paulo secondo cui per proteggere la spiaggia bisogna ripristinare i pennelli. C’è poi il problema dei parcheggi e della viabilità. "La strada che attraversa il villaggio doveva essere usata solo dai mezzi di emergenza ma non è così. Ho chiesto di ampliare i parcheggi sul retro del villaggio ma niente. Avevo parlato con il Comune l’anno scorso ma a pagare non volevano essere loro . Chi amministra deve saperlo fare. I turisti pagano la tassa di soggiorno e vogliono trovare servizi, strade e giardini curati". Angela D’Errico